Bitcoin è per tutti ma non basta per tutti, vista la sua supply limitata rispetto al numero di indirizzi. È questa la riflessione a cui si giunge guardando uno degli ultimi tweet di Anthony Pompliano.
There are 38.1 million bitcoin addresses with a non-zero balance.
That means the existing addresses can’t all own 1 full bitcoin, let alone the remaining 7+ billion people globally.
— Pomp 🌪 (@APompliano) October 20, 2021
38 milioni di indirizzi di Bitcoin
Secondo l’influencer crypto, ci sono 38 milioni di indirizzi Bitcoin che hanno un saldo superiore a zero. Questo vuol dire che:
“Gli indirizzi esistenti non possono possedere tutti 1 bitcoin completo, per non parlare dei restanti 7+ miliardi di persone a livello globale”.
In pratica, ci sono più indirizzi che bitcoin disponibili. Bitcoin infatti si basa su un algoritmo che consente la creazione solamente di 21 milioni di BTC. In virtù degli halving e della successiva difficoltà nel mining, la produzione di BTC rallenta progressivamente ogni 4 anni. L’ultimo bitcoin sarà minato probabilmente tra un centinaio di anni, in teoria nel 2140.
La sua natura deflattiva lo rende un bene scarso. È questo quel che dimostra Anthony Pompliano: già attualmente i 38 milioni di indirizzi dovrebbero accontentarsi solo di una frazione di Bitcoin. Ma ci sono altri 7 miliardi di persone nel mondo che, qualora volessero possedere BTC, potrebbero doversi arrendere alla possibilità che Bitcoin sia una risorsa limitata.
Piccoli hodlers vs balene
Il punto è che la stragrande maggioranza dei possessori di Bitcoin sono “pesci piccoli”. Secondo le statistiche di Bitinfocharts, ci sono ben 19 milioni di indirizzi, cioè più della metà del totale, che hanno al loro interno fino ad un massimo di 0,001 BTC. Al valore attuale, hanno tra 0 e 61 dollari.
Un altro 24% di indirizzi possiede invece tra 0,001 BTC o 0,01 BTC (tra 61 e 610 dollari).
Solo il 2% degli indirizzi attivi ha più di 1 BTC nel proprio wallet. Ma quel 2% si contende la fetta più grande della torta, pari al 93% dei BTC in circolazione.
Oggi, chi volesse unirsi a questo “club” dovrebbe sborsare almeno 63.000 dollari per acquistare almeno 1 BTC. Non proprio economico, anche se la crescita del prezzo ha fatto la forza del Bitcoin.

Le balene di Bitcoin
Poco più di 2.000 indirizzi possono vantarsi di possedere tra i 1.000 e 1 milione di Bitcoin. Anche se in realtà l’indirizzo più ricco risulta essere quello di Binance con 288.000 BTC.
Tra i più ricchi c’è anche il fondatore di BTC, Satoshi Nakamoto, i cui wallet sono inattivi da anni e conterrebbero in totale oltre 1 milione di BTC.
Ad ogni modo, le balene si stanno accaparrando la maggior parte dei BTC in circolazione. Sono probabilmente coloro che ne hanno compreso la potenzialità come riserva di valore, “tradendo” il concetto di mezzo di pagamento che fu sviluppato nel whitepaper del 2008.
Questo pone un ulteriore problema: ma Bitcoin è veramente così decentralizzato? Che sia concentrato dentro pochi wallet è evidente.
A vedere questi numeri, sembra proprio che anche quando BTC diventerà veramente di massa, questa dovrà accontentarsi di quel che le balene hanno lasciato.