HomeCriptovaluteL’Austria tassa Bitcoin e diventa pioniera per il mercato crypto

L’Austria tassa Bitcoin e diventa pioniera per il mercato crypto

Da un recente rapporto di Bloomberg si evince che dal prossimo mese di marzo l’Austria potrebbe far pagare le tasse sugli investimenti in Bitcoin e Altcoin.

Austria, Bitcoin come investimento finanziario legale 

Questa procedura finanziaria di regolamentazione porterebbe sullo stesso piano di percentuale per quel che riguarda gli investimenti sia le criptovalute che le obbligazioni tradizionali.

La modalità di approccio diretto porterebbe Bitcoin ad essere considerato come un investimento azionario.

La manovra austriaca andrebbe a creare un rapporto equo tra diversi investimenti (che si tratti di criptovalute o semplici obbligazioni) imponendo un’unica imposta sulle plusvalenze del 27.5%.

L’intenzione che anima questa decisione istituzionale austriaca ha come finalità quella di incrementare l’interesse della popolazione per le nuove tecnologie.

L’iter di approvazione dei movimenti digitali equiparati porterebbe l’Austria ad essere uno dei primi paesi europei ad adottare una simile applicazione fiscale.

Austria Bitcoin
Diversi paesi stanno introducendo transazioni in criptovalute

Criptovalute e tassazione governativa

Secondo le indicazioni governative il nuovo regime fiscale verrà applicato alle criptovalute solo quando i token saranno messi in vendita. Chi procederà ad uno scambio (vendita per acquisto successivo) di criptovalute sarà esentato dal dover pagare delle tasse sull’operazione. 

L’Austria non è però l’unico paese che si sta muovendo verso una regolamentazione sul piano fiscale rivolta agli asset digitali decentralizzati.

Anche se il governo ha ammesso di aver indetto un piano pionieristico in Europa, ci sono attualmente molti paesi che stanno guardando alla stessa linea.

Il punto centrale, lo snodo su cui si cerca di creare un piano di equilibrio fiscale, è proprio la continua crescita del mercato mondiale delle criptovalute con conseguente capitalizzazione delle criptovalute che ha sfiorato i 3 triliardi di dollari.

Bitcoin e regolamentazione globale

Non solo l’Austria quindi, ma anche paesi come l’Indonesia stanno prospettando una tassazione equa su chi commercia in criptovalute.

Anche la Corea del Sud, che però si muove in acque diverse, sta cercando di proporre una tassazione che si aggiri intorno al 20% sui guadagni realizzati attraverso il commercio di asset digitali.

L’Austria quindi non appare come l’unica realtà che abbia capito come l’economia globale si stia spostando su altre dimensioni. Molti paesi stanno valutando, attraverso piani di revisione finanziaria, la possibilità di implementare il mercato degli asset digitali all’interno del filone istituzionale.

E mentre l’America combatte con una forte inflazione sempre più critica, il popolo crypto continua ad avanzare senza alcuna interruzione.

 

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