Durante l’EY Blockchain Summit, evento annuale che la società di consulenza strategica dedica all’innovativa tecnologia della blockchain, è stato effettuato un sondaggio fra i principali top manager per capire il livello di conoscenza che hanno su questa tecnologia e come applicarla nel loro business.
Summary
Il sondaggio
Il sondaggio è stato realizzato su 100 grandi aziende ed amministrazioni pubbliche e riguarda anche altre tecnologie innovative. Dal sondaggio si evince come la conoscenza della tecnologia blockchain sia ancora bassa (con un punteggio pari a 48 su 100).
Le tecnologie più note sono l’intelligenza artificiale, il 5G e l’IoT, che però rimangono ancora su un valore intermedio (rispettivamente 53, 52 e 51 su 100). Mentre più sconosciute, sembrano risultare la realtà virtuale e quella aumentata (34 su 100) e il quantum computing (29 su 100).
La blockchain nel business
La blockchain è però ritenuta tra le tre tecnologie con più alto impatto sul business da chi la conosce: il 57% vorrebbe implementarla in azienda.
Principali dubbi e ostacoli alla diffusione della blockchain sono legati alle questioni di privacy, alla rigidità di adattamento, all’interoperabilità, alla mancanza di cultura e di una chiara regolamentazione.
Secondo Giuseppe Perrone, partner Ey e leader EMEIA blockchain:
“La tecnologia blockchain può avere un grande valore per il business delle aziende e per l’evoluzione di servizi della PA, ma per sfruttare concretamente questo valore è necessario lavorare sullo sviluppo delle competenze, sulla regolamentazione del settore e sulla capacità d’innovazione dei casi d’uso specifici”
Ma sul valore futuro per le aziende della adozione della tecnologia blockchain nelle aziende sembra che non abbia dubbi il leader globale della società sulla tecnologia, Paul Brody, che dichiara senza mezzi termini:
“La blockchain farà per le reti di imprese e gli ecosistemi aziendali ciò che gli ERP hanno fatto per la singola impresa in passato. Usare la blockchain per migliorare la gestione della supply chain non solo garantisce parità di condizioni per tutte le aziende, ma significa anche poter fornire informazioni di maggiore qualità permettendo di prendere decisioni migliori.”
Casi d’uso della blockchain
Per quanto riguarda le singole applicazioni della tecnologia, la ricerca denota come le più note sembrano essere la tracciabilità (per il 24% dei rispondenti) e la token economy (18%). Mentre gli smart contract per l’automazione dei processi, la creazione di Non-Fungible Tokens (NFT) e l’adozione di paradigmi di identità digitali basati sulla Self Sovereign Identity rimangono a percentuali più basse, rispettivamente il 15%, il 13% e l’11%. Soltanto il 4% conosce casi d’uso in ambito DeFi, la finanza decentralizzata abilitata dalla Blockchain.
Più della metà dei top manager (il 58%) è convinto poi che la blockchain nella tracciabilità sia uno strumento utile sia a livello operativo sia dal punto di vista del marketing, dando maggior valore al proprio marchio.
Interessante poi le rilevazioni della ricerca in merito alle principali applicazione degli NFT, che stanno rivoluzionando il mondo della finanza. Le applicazioni più note infatti, sono per il 23% i collectible, per il 21% attività di marketing, per il 16% play to earn e la gamification e infine per il 14% per uso di copywrite e fractional ownership.