Il CEO di Microstrategy, società che possiede circa 105 mila bitcoin, Michael Saylor ha affermato in un’intervista che l’investimento in Bitcoin è molto meno rischioso di quello in azioni o obbligazioni.
Summary
Perché Bitcoin è un investimento meno rischioso di altri
Questa considerazione nasce dal confronto effettuato nell’arco temporale di 10 anni di Bitcoin rispetto ad altri asset, nel rapporto tra rischio-rendimento.
“Penso che nel corso di un decennio, bitcoin sia aumentato del 170% all’anno, ogni anno per un decennio. Il Nasdaq è in rialzo del 19% ogni anno per un decennio e l’S&P è del 14% ogni anno per un decennio. L’oro è in calo di 6 punti base all’anno, ogni anno per un decennio. Obbligazioni lunghe, 240 punti base”.
Quindi secondo il CEO di Microstrategy malgrado la sua alta volatilità, nel lungo periodo Bitcoin ha dimostrato di essere l’asset meno rischioso se rapportato appunto al suo altissimo rendimento.
Saylor ha poi parlato dei problemi di regolamentazione legati alle criptovalute, e al fatto che Bitcoin potrebbe essere considerato come una riserva di valore, anche se rimane ancora alto il fattore speculativo, che gli impedisce di crescere a livelli per ora impensabili.
“È scarso, potrebbero dire che è una riserva speculativa di valore. Ma se non fosse speculativo, sarebbe scambiato a 10 milioni di dollari a moneta in questo momento. L’unica cosa che gli impedisce di salire di un fattore di cento è il fatto che è “speculativo”, ma per il resto, mi sembra che sia molto più rischioso comprare oro, è molto più rischioso comprare una società, un’azione, persino un grande monopolio tecnologico. Penso che la cosa migliore che potresti avere è la volatilità che tiene tutti i pensatori convenzionali fuori dall’asset, perché questo ti dà la possibilità di acquistarlo a buon mercato”.
Questa la conclusione di Saylor.

Microstrategy il più grande investitore in Bitcoin
Le parole del CEO di Microstrategy potrebbero essere non del tutto disinteressate, considerando che la sua società attualmente è il più grande possessore di Bitcoin al mondo con circa 105 mila Bitcoin in portafoglio.
Nella scorsa estate, tra luglio e settembre la società ha acquistato 5000 bitcoin, ad un prezzo medio di 48000 dollari. Microstrategy avrebbe in portafoglio un controvalore in Bitcoin superiore ai 7 miliardi di dollari, quasi quanto la sua capitalizzazione totale, che sarebbe valutata intorno ai 7,4 miliardi.
In un recente tweet del 28 ottobre Saylor ha affermato di possedere personalmente circa 17700 bitcoin, acquistati ad una media di circa 10.000 dollari ciascuno
You do not sell your #bitcoin. https://t.co/zMGyYU1iRp
— Michael Saylor⚡️ (@saylor) October 28, 2021
“Il nostro punto di vista è che essere una società con leva finanziaria e bitcoin-long è una buona cosa per i nostri azionisti”.
Questo ha detto a luglio alla CNBC lo stesso Saylor.
Molti però pensano che l’esposizione debitoria della società sia troppo elevata, perché investe in un asset considerato comunque troppo volatile.
Ma anche in quell’occasione il CEO della società aveva espresso il suo punto di vista sull’investimento in Bitcoin, paragonandolo ad un potenziale investimento in uno dei colossi del tech fatto dieci anni fa
“Se prendi in prestito miliardi di dollari con un interesse dell’1% e li investi nella prossima rete digitale Big Tech che pensavi sarebbe stata la dominante Amazon o Google o Facebook, perché non dovresti? Voglio dire, se potessi prendere in prestito $ 1 miliardo e acquistare Facebook dieci anni fa per l’1% di interesse, penso che avrei fatto abbastanza bene.”
Per ora i fatti sembrano dargli assolutamente ragione.