Sembra profilarsi all’orizzonte un nuovo capitolo della saga che ha riguardato il rapporto tra i gemelli Winklevoss e Mark Zuckerberg, dopo la lite per la paternità di Facebook. La loro società, Gemini, sarebbe pronta ad un round di finanziamento da 400 milioni di dollari, gran parte della quale da investire proprio nel nuovo business lanciato da facebook, il metaverso.
Summary
Gemini entra nel Metaverso e sfida Facebook
Dopo questa operazione si prevede che la ricchezza personale dei due gemelli crescerà dai 6 miliardi di dollari attuali a quasi 10.
Cameron Winklevoss ha dichiarato:
“Ci sono questi due percorsi paralleli, in termini di tecnologia in questo momento. C’è un percorso centralizzato, come Facebook o Fortnite, che è a un passo dall’essere un metaverso, e va benissimo. Ma c’è un altro percorso, che è il metaverso decentralizzato ed è il metaverso in cui crediamo che ci sia una maggiore scelta, indipendenza e opportunità, e c’è una tecnologia che protegge i diritti e la dignità degli individui”.
Attualmente Internet si basa su un’infrastruttura centralizzata. Si tratta di una serie di cosiddetti “walled gardens”, o giardini recintati, in cui le grandi piattaforme, Facebook, Amazon e Google, raccolgono dati ed informazioni su server privati centrali.
Con il metaverso tutto questo potrebbe cambiare, come ha anche detto Zuckerberg presentando il suo progetto della sua nuova creatura “Meta” affermando che:
“nessuna società gestirà il metaverso: sarà un’internet “incarnata” gestita da molti attori diversi in modo decentralizzato”.
Ed è proprio su questi attori che i gemelli Winklevoss avrebbero intenzione di investire, secondo quanto riporta la rivista finanziaria Forbes, nei prossimi mesi.
Invece del modello basato sulla pubblicità, la maggior parte dei metaversi probabilmente avrà bisogno proprio delle criptovalute per essere “alimentati”.
Il metaverso conquista tutti
Il mese scorso, decine di startup blockchain hanno raccolto circa 4 miliardi di dollari proprio per entrare nel nuovo business del metaverso, che sembra non interessare solo Facebook, ma anche colossi come Coca Cola, Epic Games, Gucci.
Esistono già alcune realtà che proprio sul metaverso e sul virtuale hanno puntato da tempo il loro business, come per esempio Decentraland e The Sandbox, che girano su Ethereum; Upland, che gira sulla blockchain di EOS; e Victoria VR, che dovrebbero essere lanciati presto su Ethereum.
Decentraland ha costruito un mondo virtuale parallelo che consiste in 90.601 appezzamenti di terreno. Gli immobili virtuali sono NFT che possono essere acquistati dalla criptovaluta nativa MANA, che proprio dopo l’annuncio di Facebook ha raggiunto i suoi massimi storici.
Un business da 800 miliardi di dollari
Il business sembra perciò assai promettente, soprattutto per settori come i giochi, in cui il modello play to earn, garantiti dal nuovo modello degli NFT e della finanza decentralizzata, sarà secondo gli esperti il vero driver dei prossimi anni, considerando che già riguardano circa 800 mila utenti.
Entrepreneur.com ha riferito lunedì scorso che il metaverso potrebbe rappresentare un mercato da 800 miliardi di dollari entro il 2024.