Secondo alcune fonti di stampa, il prossimo 29 novembre quando ci sarà l’inizio della sessione invernale del parlamento, il governo dell’India, potrebbe proporre un nuovo ban per le criptovalute private.
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Il disegno di legge che crea un nuovo ban per le crypto in India
Secondo un bollettino pubblicato su Lok Sabha, il sito web ufficiale del parlamento indiano, The Cryptocurrency and Regulation of Official Digital Currency Bill, 2021, che dovrebbe appunto essere discusso in parlamento mirerebbe a creare una situazione legislativa che possa agevolare la creazione di una valuta digitale della banca centrale (CBDC).
Si legge nel comunicato:
“Il disegno di legge cerca anche di vietare tutte le criptovalute private in India. Tuttavia, consente alcune eccezioni per promuovere la tecnologia alla base della criptovaluta e dei suoi usi”
Questa sarebbe una notizia a sorpresa dal momento che nei giorni scorsi sembrava scongiurato il rischio che potesse essere messo il bando alle criptovalute, ma solo che si potesse discutere un progetto di regolamentazione delle stesse.
Dopo queste indiscrezioni, i prezzi delle criptovalute sono crollati sugli scambi di criptovalute indiani. Bitcoin è sceso di oltre il 13% su WazirX, mentre Shiba Inu e Dogecoin sono scesi di oltre il 15%. Questi movimenti di prezzo sono stati limitati alle piattaforme di trading indiane, mentre sulle piattaforme internazionali il Bitcoin è rimasto sostanzialmente invariato
L’ex segretario alle finanze Subhash Chandra Garg ha dichiarato a IANS che le criptovalute non funzionano e forniscono servizi solo come valute:
“Quando ‘vieti’ le criptovalute, cosa vieti esattamente? Allo stesso modo, quali sono le esenzioni consentite? Consenti alle criptovalute di effettuare nei pagamenti della piattaforma il più grande problema di esenzione? In che modo consenti l’acquisto di criptovalute esentate per l’uso esentato da valute sovrane?”
Troppe incertezze in India sulle crypto
L’incertezza sembra regnare sovrana in India, quando si parla di criptovalute. Mentre sia il premier indiano che il presidente della banca centrale hanno sempre avvertito dei rischi legati al mondo crypto, molti indiani hanno abbracciato con entusiasmo le criptovalute.
Sono circa 15 milioni gli indiani che usano o commerciano in criptovalute. E sono sempre più numerose le start up indiane legate al mondo crypto e blockchain che si stanno sviluppando, approfittando anche di questo vuoto legislativo, con tutti i rischi che questo comporta.
L’esperto di diritto informatico di New Delhi Virag Gupta ha affermato di recente all’agenzia di stampa indiana IANS, che il ritardo nell’adozione di una legge ha offerto la possibilità per esempio ad alcuni exchange di creare un impero parallelo di criptovalute:
“La mancata regolamentazione della criptovaluta sta creando un grosso rischio per la sicurezza nazionale e i singoli investitori in India. Il disegno di legge dovrebbe fornire protezione legale alla tecnologia Blockchain e alla valuta digitale ufficiale del paese”.
Chissà se finalmente il 29 novembre potrebbe finalmente aprirsi una nuova fase, in un senso o nell’altro, per il mondo crypto in India.