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Gli Etf come scudo dal crollo dei mercati

Nelle ultime settimane abbiamo assistito a una flessione significativa in tutte le piazze del mondo e quella americana non ha fatto certo eccezione. Gli Etf possono essere uno strumento per proteggersi dal crollo dei mercati.

Il crollo dei mercati

 Il mercato è entrato in una fase di correzione che è aggravata dalla composizione del suo valore. 

Il Nasdaq ad esempio è composto da oltre 3000 titoli di cui solo dieci azioni costituiscono il 50% del valore dell’indice e i primi due di questi (Apple e Microsoft) valgono il 21% mentre nell’S&P 500 i sette titoli per peso contano un quarto dell’indice. Allargando lo sguardo a indici internazionali la correlazione rimane, ovvero pochi titoli pesano tanto, ad esempio l’MSCI World che è un indice di titoli del mercato azionario globale è costituito per il 17,6% dalle sette Big Tech. 

Questa esposizione degli indici a pochi grandi colossi comporta che la salute di questi sia ago della bilancia per tutto l’indice ed è un fattore fondamentale di cui tenere conto in un’ottica di strategia contenuti a o di rimodulazione del portafoglio. 

Diventa fondamentale ridurre l’esposizione al rischio e tutelare il proprio portafoglio dalla volatilità. 

ETF mercati
Gli ETF sono per investitori esperti

Etf per proteggersi dal crollo dei mercati

Abbiamo visto come alcuni investitori (tutti o quasi) si tutelano fronteggiano la correzione del mercato e l’inflazione comprando beni rifugio come Oro e Bitcoin (anche se con caratteristiche differenti) ma questo può riguardare una parte degli investimenti (diciamo un terzo circa) per il resto bisogna rimodulare. 

Gli Etf (exchange traded funds) che sono fondi che replicano l’andamento di un indice il cui capitale è sicuro (anche in caso di fallimento di chi emette il fondo) sono uno degli strumenti più usati per riequilibrare la propria esposizione, in particolare gli Etf smart beta offrono una diversificazione immediata grazie all’ampio spettro del sottostante. 

Oltre agli smart beta ci sono anche i fondi a bassa volatilità che permettono una maggiore esposizione in settori più difensivi e di conseguenze ci tutelano nelle fasi di down del mercato. Altri fondi ancora, gli Etf low volatility/high dividend invece permettono anche un esposizione sui titoli ad alto dividendo, ottima in periodi di tassi bassi. 

Per fare un esempio pratico l’S&P 500 rispetto al su Etf low volatility perde un 2% in più nel breve periodo ma nel lungo periodo i risultati tendono ad avvicinarsi all’andamento dell’indice di riferimento. Infine esistono anche fondi equal ovvero che danno lo stesso peso a ciascun titolo in paniere così da eliminare quell’esposizione di cui parlavamo in testa all’articolo. 

Per compensare le perdite ci pensano altri strumenti, il Velocity shares Daily 2x Vix Short Term Etn da un esposizione sui futures. Dirottare parte delle proprie risorse su Vix è un efficace tutela contro l’imprevedibilità dei mercati. 

Una soluzione solo per esperti

La possibilità di speculare su un mercato in perdita infine è si certo la soluzione più efficace ma la meno facile, occorre un monitoraggio attento e costante che mira alle opportunità di brevissimo termine e per cui è consigliabile solo ad investitori esperti (ETF che vanno short anche a leva). 

Insomma la parola d’ordine è diversificare e coprirsi nei periodi di correzione e in questo gli Etf sono un validissimo alleato. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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