Nei giorni scorsi si è diffusa la notizia che KPMG avrebbe comprato Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH) per aggiungerli alla sua tesoreria.
KPMG compra Bitcoin ed Ethereum: la verità
La notizia però merita alcune precisazioni.
Innanzitutto va comune evidenziato che si tratta di una notizia ufficiale, comunicata direttamente dalla società.
We have just completed an allocation of cryptoassets to our corporate treasury, our firm’s first of its kind investment in the asset class. This includes Bitcoin and Ethereum tokens, and carbon offsets to maintain a net-zero carbon transaction: https://t.co/32hsKbnGuC
— KPMG Canada (@KPMG_Canada) February 7, 2022
Il comunicato stampa ufficiale dice espressamente che KPMG in Canada ha aggiunto Bitcoin ed Ethereum alla sua tesoreria aziendale.
Inoltre riferisce che l’allocazione di capitali aziendali in criptovalute
“riflette l’impegno dell’azienda nei confronti delle tecnologie e delle asset class emergenti”.
La doverosa precisazione però è che non si tratta della casa madre di KPMG, ovvero la società britannica che ha sede nei Paesi Bassi, ma della filiale canadese di Toronto.
Nella scheda della filiale canadese sul sito ufficiale di KPMG si legge che la società ha una lunga storia nel paese, e fornisce servizi di audit, fiscali e di consulenza, come la casa madre.
La società canadese si chiama KPMG LLP, ed è costituita secondo le leggi dell’Ontario. Risulta essere membro dell’organizzazione globale di KPMG come azienda associata indipendente affiliata a KPMG International, a sua volta società inglese privata a responsabilità limitata.
Il comunicato ufficiale specifica anche che ogni azienda KPMG è un’entità giuridicamente distinta e separata.
Quindi è scorretto affermare che KPMG abbia comprato Bitcoin ed Ethereum senza specificare che non si tratta né del gruppo KPMG, né della KPMG International, ma solamente della società canadese affiliata al gruppo.
Non è nota quale sia la posizione ufficiale della casa madre neppure nei confronti di questa decisione del affiliata canadese, neppure nei confronti delle criptovalute in generale, ma c’è chi ipotizza che l’ingresso nel mercato crypto di KPMG in Canada possa aprire le porte ad un ingresso anche di altre società affiliate al gruppo.

Le parole di Benjie Thomas
Sono in particolare le parole del Canadian Managing Partner di KPMG in Canada, Benjie Thomas, a suscitare interesse a tal proposito. Infatti ha dichiarato:
“Le criptovalute sono un’asset class in via di maturazione. Investitori come hedge fund e family office, grandi assicuratori e fondi pensione stanno guadagnando sempre più esposizione alle criptovalute ed i servizi finanziari tradizionali come banche, consulenti finanziari e broker stanno esplorando l’offerta di prodotti e servizi che coinvolgono criptovalute. Questo investimento riflette la nostra convinzione che l’adozione istituzionale delle criptovalute e della tecnologia blockchain continuerà a crescere e diventerà una parte regolare del mix di asset”.
Quest’ultimo concetto difficilmente non si diffonderà anche tra le altre affiliate del gruppo se si dovesse dimostrare vero.
La notizia però ha scatenato diverse critiche da parte di molti bitcoiner “classici”, che non vedono di buon occhio l’ingresso sui mercati crypto di istituzioni così tradizionaliste, grandi protagoniste soprattutto del vecchio sistema finanziario. Tuttavia con l’adozione di massa tutto ciò è semplicemente inevitabile.