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XRP in calo nonostante le buone notizie sulla causa tra Ripple e la SEC

Nei giorni scorsi sono state pubblicate alcune notizie positive relative alla causa tra Ripple e la SEC, ma il prezzo di XRP risulta comunque essere in calo. 

A dire il vero però sabato 19 febbraio il prezzo era salito rapidamente da 0,78$ a 0,83$, proprio grazie a queste notizie, ma le difficoltà che stanno attraversando in questi giorni i mercati finanziari a causa delle tensioni geopolitiche hanno riportato il prezzo a 0,77$ già il giorno successivo. 

Anzi, oggi è poi anche sceso fino a 0,68$.

Le notizie positive

Le notizie positive sono state condivise su Twitter dall’avvocato James K. Filan. 

Filan ha pubblicato due promemoria del 2012 che ritiene complessivamente favorevoli a Ripple. Si tratta di due promemoria che la SEC sta valutando per cercare di capire se XRP sia stato venduto dalla società come una security, oppure no. 

Il primo promemoria è del febbraio 2012, e fu inviato a Jed McCaleb e Jesse Powell. Secondo questo promemoria la cosiddetta “NewCoin” – poi chiamata in un primo momento Ripple ed in un secondo momento XRP – sarebbe stata venduta con quella che al giorno d’oggi chiameremmo una ICO. 

Questo promemoria potrebbe giovare al tentativo della SEC di dimostrare che XRP sia stata immessa sul mercato come una security, ma Ripple in seguito ha rivisto il suo piano aziendale. 

Il secondo promemoria

Infatti nel secondo promemoria, inviato a Chris Larsen e Jed McCaleb nell’ottobre dello stesso anno, si affermava che c’era il rischio che la SEC potesse non essere d’accordo, e venivano suggeriti i passaggi per ridurre al minimo il rischio che la SEC considerasse i Ripple Credits delle security. 

Secondo Filan questi promemoria mostrano quanto Ripple all’epoca stesse già cercando di stare attenta a non violare le norme della SEC. 

In particolare sottolinea che sembra che Ripple sia stata molto proattiva, e per nulla sconsiderata, tanto da non aver ignorato eventuali rischi sostanziali. 

XRP è stato venduto come una security?

Tutto ciò ovviamente non basta a Ripple per dimostrare che XRP non fu messo sul mercato come una security, ma se non altro mostra come la società fosse attenta da questo punto di vista, in un periodo in cui la SEC invece nemmeno aveva ancora iniziato a prendere in considerazione i token digitali. 

Ciò su cui la SEC sta indagando però non è tanto l’atteggiamento interno tenuto da Ripple in quei frangenti, ma il modo con cui ha convinto gli investitori a comprare il loro token. Se promise loro dei rendimenti allora molto probabilmente questi token furono venduti come una sorta di titolo che avrebbe generato dei guadagni, e se così fosse la SEC alla fine potrebbe avere ragione. 

La questione comunque sembra non essere in procinto di risolversi a breve, ed in questo momento non sembra nemmeno che sia chiaro chi la possa spuntare.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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