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Chi ha paura del metaverso

Il futuro è il metaverso? Questa prospettiva sembra fare paura agli utenti degli Stati Uniti. Questo è quanto emerge in un sondaggio condotto da The Harris Poll.

Il sondaggio sul metaverso: la metà ha paura

The Harris Poll ha condotto un sondaggio che ha coinvolto oltre 2.000 adulti negli Stati Uniti, tra i 18 e i 54 anni. 

Più della metà dei rispondenti (52%), ha dichiarato di avere paura che il metaverso e la sua tecnologia possano portare all’abbandono dell’ambiente fisico e al rischio di perdere le relazioni esistenti della realtà, lasciando gli utenti incapaci a creare di nuove. 

Gli stessi rispondenti sono nell’80% dei casi attratti dalle tecnologie di realtà aumentata e realtà virtuale, il 57% di loro è interessato negli NFT e il 51% nelle criptovalute. Ma li collegano proprio al mondo del metaverso.

A loro avviso, il metaverso dovrebbe essere comunque più un mondo di intrattenimento che di lavoro. 

L’altro timore che aleggia negli utenti degli Stati Uniti è che il metaverso diventi terreno di conquista delle grandi aziende tech, come Amazon, Meta, Apple o Google. 

Le prospettive del metaverso

Non è la prima ricerca di Harris Poll sul metaverso. 

I risultati di un sondaggio pubblicati nel dicembre 2021 mostrano un altro esito sorprendente: solo il 38% degli appartenenti alla Gen Z pensa che il metaverso sia “the next big thing” e che sarà parte delle nostre vite per il prossimo decennio. 7 su 10 comunque pensano che interagiranno con il metaverso. 

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Il metaverso rischia di sembrare un’allucinazione

Lo sviluppo dei metaversi

I metaversi sono stati considerati uno dei trend del 2022. Ma cosa si intende per metaverso? La risposta a questa domanda non è ancora univoca. Il futuro si divide tra coloro che ritengono che potrebbe esserci un unico metaverso, magari gestito da una grande azienda come Meta. Oppure ci saranno tanti piccoli metaversi dove poter interagire e soprattutto giocare, anche con NFT e criptovalute per vivere in una realtà così immersiva.

Certamente il tema dei metaversi sta destando molto hype.

Facebook sta scommettendo molto sui metaversi, tanto da aver cambiato nome in Meta. Il team di Mark Zuckerberg è al lavoro sulla creazione di una vera e propria realtà virtuale, Horizon, dove nell’idea del fondatore del social network la differenza con la realtà sarà veramente minima.

Ma questo sviluppo dei metaversi sta destando anche molta preoccupazione nella comunità scientifica. Il timore dei cittadini USA intervistati da The Harris Poll è più che fondato. Gli effetti psicologici del metaverso andranno approfonditi. Nei metaversi l’utente rischia di vivere in una realtà parallela, potenzialmente perfetta, dove il suo stesso avatar è perfetto, quando si trova da solo, magari nella sua cameretta. Questa allucinazione rischia di produrre effetti ancora più devastanti rispetto a quelli riscontrati nell’uso dei social. 

Dunque il metaverso per il suo distacco dalla realtà (quella vera), andrà vissuto con tanto di istruzioni per l’uso e cautela, altrimenti, da esperienza entusiasmante rischia di trasformarsi in disagio. 

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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