L’ordine esecutivo firmato ieri dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden apre nuovi scenari per il mondo crypto, garantendo che le criptovalute non saranno ostacolate, ma anzi saranno parte di una strategia e di un settore dove gli USA vogliono mantenere la leadership. Questo ha scatenato l’entusiasmo dei mercati e dell’intera community.
Summary
Pompliano: gli Stati Uniti abbracciano le criptovalute
Ad esultare ovviamente è Anthony Pompliano che su Twitter ha scritto:
“Ogni critico che vi ha detto che il governo avrebbe vietato bitcoin e criptovalute si sbagliava. Queste tecnologie sono imperative per l’innovazione, la creazione di posti di lavoro e la prosperità economica. La Casa Bianca sta cercando di abbracciare l’industria, non di metterla fuori legge”.
Pompliano ha anche notato che questo porterà ad una competizione globale. Non è un caso che anche a Dubai sia stata approvata una legge che istituisce un’autorità di regolamentazione e supervisione con lo scopo di fare degli Emirati Arabi un hub crypto.
Insomma, la sfida, a livello globale è partita. Pompliano la spiega così:
“Non fate errori, ogni governo è ora in competizione per vedere chi diventerà il leader del nuovo sistema finanziario digitale. Prenderanno approcci diversi e useranno tecnologie diverse, ma il gioco è iniziato. I cittadini sono i vincitori finali qui”.
La reazione di Ripple all’ordine esecutivo sulle crypto
Ha voluto dire la sua anche Brad Garlinghouse, CEO di Ripple:
Like many of you, I thought the Biden Admin’s EO would acknowledge crypto, but not detail specifics on next steps for regulation. However, I was pleasantly surprised & inspired by the EO acknowledging the *need* for evolution and alignment of the govt’s approach to crypto.
— Brad Garlinghouse (@bgarlinghouse) March 9, 2022
Nel feed di tweet, Garlinghouse si è detto sorpreso che nell’ordine esecutivo si parli espressamente di un bisogno di evoluzione del governo rispetto al mondo delle criptovalute. Ha poi aggiunto:
“Prima di tutto, questa è un’affermazione che le criptovalute sono qui per restare. Una politica ponderata implica un input tempestivo da parte dei giocatori (e ce ne sono molti!) in tutto il governo federale. Non voglio confondere l’attività con il progresso, ma questo sembra essere un punto di svolta”.
Del resto Ripple sta pagando sulla sua pelle un panorama deregolamentato, ed è in attesa che si concluda la causa contro la SEC che accusa l’azienda di aver venduto delle security (i token XRP) senza le dovute licenze.
Per questo, per Brad Garlinghouse, l’ordine esecutivo è una risposta ad un panorama di regole arbitrarie che rischiavano di compromettere lo sviluppo del settore e la leadership degli USA:
La Casa Bianca dice finalmente quello che noi e l’industria abbiamo detto per anni – se gli Stati Uniti vogliono mantenere il loro status di leader tecnologico responsabile, hanno bisogno di fornire un quadro normativo chiaro per un’industria che sta esplodendo in crescita (40M americani e in aumento!).
Ripple farà la sua parte:
“Anni di danni fatti dalla regolamentazione isolata della SEC attraverso l’approccio di applicazione possono essere annullati attraverso la collaborazione tra tutte le agenzie. Ripple è pronta a educare e assistere. Se vogliamo raggiungere il resto del mondo, abbiamo bisogno di un’azione rapida e decisiva il prima possibile”.
Coinbase: momento di speranza
Da Coinbase la notizia è stata commentata da Faryar Shirzad, Chief Policy Officer che si è detto ottimista vista la decisione della Casa Bianca di abbracciare il potenziale delle criptovalute.
Su Twitter, anche lui ha commentato con una serie di riflessioni:
“In primo luogo, siamo a un punto di svolta. I beni digitali sono ora ampiamente abbracciati da milioni di persone e c’è un crescente interesse da parte dei funzionari del governo. Sono diventati parte integrante del tessuto della vita americana. Oggi, la Casa Bianca ha confermato che anche loro lo sanno”.
E ha aggiunto:
“In secondo luogo, applaudiamo la Casa Bianca per aver riconosciuto questo come un momento decisivo per l’innovazione degli Stati Uniti sulla scena mondiale. Lo è e dobbiamo sfruttare le nostre risorse e l’imprenditorialità per essere leader. Se non sosteniamo il Web 3, cediamo la leadership americana”.
È auspicio di Coinbase che questa decisione della Casa Bianca produca una chiarezza normativa di cui il settore ha tremendamente bisogno. Secondo Faryar Shirzad la leadership degli Stati Uniti dipenderà molto proprio dalle politiche che saranno messe in campo.
Coinbase ovviamente vuole dare il suo supporto, come del resto ha già fatto stilando una proposta di regolamentazione ad hoc. Perché, spiega il CPO di Coinbase, il confronto sarà essenziale. E infine, conclude:
“Questo è un momento di speranza. Non vediamo l’ora di continuare il nostro lavoro con i regolatori e i legislatori per garantire che il percorso in avanti incoraggi la partecipazione pubblica, protegga la leadership degli Stati Uniti e abbia una visione olistica di questo momento di trasformazione”.