Oggi la Commissione Europea ha annunciato che stanno per aggiungere le criptovalute alle sanzioni alla Russia.
We are further tightening the net of sanctions responding to Russia’s military aggression against Ukraine
🔹Listing 160 individuals: oligarchs, Russian Federation Council members
🔹Belarus banking sector
🔹Export of maritime navigation technology to Russia
🔹Adding crypto-assets— European Commission (@EU_Commission) March 9, 2022
Summary
Le crypto coinvolte nelle sanzioni della UE contro la Russia
Hanno anche aggiunto 160 oligarchi e membri del Consiglio della Federazione Russa alla lista delle persone bandite dal sistema finanziario europeo, oltre all’intero settore bancario bielorusso, ed hanno bloccato l’esportazione di tecnologia di navigazione marittima verso la Russia.
La Commissione Europea ha accolto la richiesta degli Stati membri di adottare ulteriori sanzioni mirate, a causa della situazione in Ucraina ed al coinvolgimento della Bielorussia nell’aggressione.
Le criptovalute come “titoli trasferibili”
Questi recenti emendamenti creano maggiori restrizioni nei confronti di Russia e Bielorussia, con l’obiettivo di garantire che le sanzioni non possano essere aggirate.
Per la Bielorussia si introducono divieti SWIFT simili a quelli già introdotti per la Russia, mentre le criptovalute vengono equiparate ai “titoli trasferibili” con restrizioni.
Infatti la UE ha ulteriormente chiarito la nozione di “titoli trasferibili” in modo da includere chiaramente anche le criptovalute, ed ha confermato che prestiti e credito possono essere forniti con qualsiasi mezzo, comprese le crypto.
Il comunicato ufficiale aggiunge:
“La decisione odierna si basa sugli ampi e senza precedenti pacchetti di misure che l’UE ha adottato in risposta agli atti di aggressione della Russia all’integrità territoriale dell’Ucraina. In qualità di custode dei trattati dell’UE, la Commissione europea ha il compito di monitorare l’applicazione delle sanzioni dell’UE in tutta l’Unione. L’UE è unita nella sua solidarietà con l’Ucraina e continuerà a sostenere l’Ucraina e il suo popolo insieme ai suoi partner internazionali, anche attraverso un ulteriore sostegno politico, finanziario e umanitario”.
Pertanto non sono state approvate nuove sanzioni specifiche sulle criptovalute, ma semplicemente queste sono state equiparate ai titoli trasferibili in modo che anche ad esse si applichino le restrizioni già in vigore.
Bisogna però ricordare che i classici titoli finanziari vengono scambiati tramite intermediari autorizzati, quindi tutte le transazioni possono essere facilmente bloccate o limitate.
Invece le criptovalute possono essere scambiate anche direttamente tra cittadini, grazie a strumenti P2P senza intermediari. Quindi utilizzando strumenti P2P non c’è modo alcuno di bloccarle.
Le sanzioni quindi si possono applicare solo a quelle transazioni in criptovalute che coinvolgono intermediari regolamentati, come ad esempio gli exchange centralizzati.