HomeCriptovaluteSanzioni alla Russia, l’Estonia, chiede restrizioni per le criptovalute

Sanzioni alla Russia, l’Estonia, chiede restrizioni per le criptovalute

Dopo gli appelli lanciati in tal senso dal vicepresidente e ministro dell’innovazione tecnologica ucraino, Mykhailo Fedorov, per la prima volta un primo ministro, quello dell’Estonia, ha espressamente chiesto di porre limitazioni alle criptovalute al fine di impedire che esse possano essere utilizzate dalla Russia per aggirare le sanzioni.

Estonia, criptovalute e sanzioni alla Russia

Il primo ministro dell’Estonia, Kaja Kallas, a colloquio con il segretario di stato americano Antony Blinken, ha chiesto che vengano imposte limitazione ai trasferimenti di criptovalute per impedire che i russi possano aggirare le sanzioni finanziarie che la comunità internazionale ha imposto dopo l’attacco all’Ucraina.

“Il nostro obiettivo deve essere il completo isolamento della Russia dal mondo libero”, 

ha detto la Kallas ribadendo che ai russi e bielorussi deve essere impedito l’accesso ai trasferimenti sia in denaro che in criptovaluta

La dichiarazione del presidente Estrone arriva a poche ore dall’ordine esecutivo emanato dal presidente Biden proprio sulle criptovalute.

Questa decisione ha scatenato l’entusiasmo del mondo crypto perché sarebbe il segnale che anche gli Stati Uniti stanno valutando una precisa regolamentazione e stanno valutando anche gli impatti che si avrebbero dall’introduzione di un dollaro digitale.

La Kallas ha poi parlato in un’intervista con Bloomberg del conflitto, accusando Putin di avere come intento quello di giocarsi tutto fino in fondo con la sua operazione militare in Ucraina. 

“Vogliono causare il maggior danno possibile. Mi sembra che Putin, in termini di poker, sia andato all in, quindi o vince o perde. Quindi spetta a tutti assicurarsi che Putin non vinca questa guerra”.

Nello  stesso tempo però il presidente dell’Estonia, che secondo alcuni osservatori potrebbe essere uno degli eventuali prossimi obiettivi della Russia di Putin, ha anche ribadito le difficoltà nell’imporre sanzioni che riguardano le forniture energetiche,  soprattutto per alcuni paesi, come per esempio l’Italia, che sono fortemente dipendenti dal gas e dal petrolio russo.

“Quello che dobbiamo capire è che diversi paesi europei hanno una dipendenza energetica diversa. Una parte è, ‘ovviamente vogliamo danneggiare la macchina da guerra di Putin e privarlo del suo reddito’, ma dall’altra parte è che anche il nostro pubblico deve supportare le decisioni prese”.

Estonia Bitcoin
L’Estonia è al lavoro sulla nuova regolamentazione delle criptovalute

La regolamentazione crypto in Estonia

D’altra parte il governo estone già da gennaio di quest’anno è al lavoro per approvare in tempi brevi una precisa regolamentazione sul mondo delle criptovalute. Le nuove norme si rivolgono a coloro che forniscono servizi di asset digitali nel paese. 

Oltre alla cancellazione dell’anonimato e alla tracciabilità delle operazioni, le nuove norme dovrebbero limitare la concessione di nuove licenze, alzando per esempio il capitale sociale del richiedente, che  dovrà essere di almeno 125 mila euro, rispetto all’attuale soglia di 12 mila.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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