Un nuovo disegno di legge della senatrice Cynthia Lummis, definita da molti come la regina delle criptovalute per la sua familiarità con il settore e per aver investito personalmente circa $200.000 in Bitcoin, cerca di far modificare la tassazione crypto negli Stati Uniti.
Summary
La tassazione crypto secondo la senatrice Cynthia Lummis
Questo nuovo disegno di legge arriva a pochi giorni dall’ordine esecutivo del presidente Biden che dà il via ad una profonda revisione del quadro normativo sulle criptovalute.
La senatrice conservatrice Lummis vorrebbe ridurre la tassazione sulle criptovalute stabilendo una no tax area per le transazioni minori di $600, sostenendo via Twitter come sia necessario approvare un approccio più inclusivo verso il sistema finanziario.
We ought to foster a more inclusive financial system. You can’t do that by miring new entrants (especially the young, underserved or unbanked) in mountains of reporting and compliance. Thus a provision to eliminate taxes on digital asset value delta for small purchases < $600. https://t.co/u2ONmVVkMd
— Cynthia Lummis 🦬 (@CynthiaMLummis) March 14, 2022
L’assistente della senatrice Lummis, Tyler Lindholm, ha dichiarato in un’intervista che il ‘Responsible Financial Innovation Act’, ancora in fase di stesura, dovrebbe fornire maggiore chiarezza al settore crypto.
Uno degli obiettivi principali del disegno di legge sarebbe proprio quello di fornire indicazioni più precise sul tema delle plusvalenze legate al mining, allo staking e alla spesa di criptovalute.

È stato infatti affermato che:
“Quello che stiamo davvero guardando è solo l’integrazione delle risorse digitali nel sistema fiscale”
Cosa cambierebbe rispetto alla tassazione attuale
La questione è assai delicata dopo che l’approvazione dell’Infrastructure Bill sottoporrebbe il settore delle criptovalute ad un duro regime di tassazione. Secondo la legge verranno tassate anche le plusvalenze in criptovalute anche se non ancora realizzate.
Oltre alla no tax area, il disegno di legge chiarirebbe che le plusvalenze non si applicano ad attività “produttive” come l’estrazione mineraria o lo staking proprio perché non stai cedendo il bene.
Lindholm afferma che:
“L’attuale area grigia è che potresti accumulare un evento imponibile su plusvalenze sotto prova di partecipazione così com’è in questo momento, anche se stai solo delegando”
Politici USA e criptovalute
Lummis non è l’unico politico ad aver abbracciato la tecnologia blockchain e le criptovalute. Altri senatori, come Patrick J. Toomey e Ted Cruz, hanno acquistato criptovalute e stanno lavorando a proporre riforme favorevoli al settore delle criptovalute.
Alcuni candidati stanno addirittura correndo su piattaforme pro-crypto, una mossa che sembra mirata più a raccogliere le donazioni del nascente campo tecnologico che a ottenere voti, dato che solo il 16% degli adulti statunitensi afferma di averlo mai utilizzato.
Mentre i sindaci delle città di Miami e di New York hanno deciso a dicembre di farsi pagare il proprio compenso in criptovalute.
La senatrice Lummis è convinta che la sua proposta di legge potrebbe limitare molta dell’illegalità che circonda diversi progetti legati al settore crypto, fornendo chiarezza normativa e consentendo all’ecosistema di crescere in un quadro normativo simile a quello che attualmente controlla titoli e materie prime.