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La Russia blocca Instagram: la guerra nei social

È guerra tra la Russia e i social network: dopo Facebook e Twitter nella notte del 14 marzo è stato bloccato anche Instagram.

La Russia blocca Instagram

La decisione di bloccare Instagram era stata preannunciata nei giorni scorsi dal Cremlino ed è arrivata dopo un’autentica escalation di tensioni tra il social network che fa capo a Meta, e il governo russo. 

Tutto è iniziato con le numerose richieste arrivate dal governo ucraino di fermare i social network in Russia. Meta ha reagito limitando le pagine dei principali network di notizie russi, accusati di diffondere propaganda. 

Successivamente, contrariamente alle consuete policy di Facebook, Meta ha consentito che su Facebook e Instragram venissero pubblicate forme di hate speech verso la Russia. 

Questo ha permesso che fossero tollerati anche post inneggianti la morte del presidente Putin o del leader bielorusso Lukashenko. Ma Meta ha continuato a bandire post contro il popolo russo in generale. Questo avrebbe portato le autorità russe ad aprire un’indagine. 

Nick Clegg, capo degli affari globali di Meta, ha replicato che la misura sarebbe stata temporanea e che Meta avrebbe continuato a monitorare la situazione. Ad ogni modo, il linguaggio d’odio non sarebbe stato comunque tollerato, ciò che cambiava è che non sarebbero stati rimossi i contenuti degli ucraini che esprimevano la loro resistenza contro l’invasore russo. 

Tanto è bastato alla Russia per tacciare Meta di estremismo. È arrivata poi la decisione di bloccare il social network, applicando una censura vera e propria. 

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      Blocco Instagram in Russia

La reazione di Instagram

Alla notizia del blocco della piattaforma, così a reagito Adam Mosseri, capo di Instagram, via Twitter

“Lunedì, Instagram sarà bloccato in Russia.  Questa decisione taglierà 80 milioni di persone in Russia l’una dall’altra, e dal resto del mondo, dato che ~80% delle persone in Russia seguono un account Instagram fuori dal loro paese. Questo è sbagliato”

La decisione ha colpito duramente anche gli influencer della Russia. Olga Buzova, 23,3 milioni di follower, in un pianto disperato ha dichiarato che senza Instagram per lei sarà come perdere la vita. 

Come aggirare il divieto

In realtà è ancora possibile accedere ad Instagram. Per aggirare questo blocco è sufficiente usare una connessione VPN, strumento che oscura la provenienza dell’utente e per questo permette di accedere anche dalla Russia. Secondo dati rilasciati dalla CNBC, sono aumentati del 1.500% i download di app che permettono di navigare con VPN.  

L’alternativa data agli utenti russi è di usare i social, quali ad esempio Vkontakte (fondato da Pavel Durov, di Telegram), che però sarebbe sotto controllo di aziende filo governative. 

Insomma, la guerra passa anche per i social network, per la propaganda e l’organizzazione che questi consentono.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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