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UK, il 24% è pronto ad investire in token e NFT

Una indagine condotta da OnePoll e commissionata da Tokenise rivela che il 24% degli inglesi sono pronti ad investire in token o NFT. 

In questo caso per token si fa riferimento ai security token o ai royalties token (token che producono un reddito fruttifero) . 

Investire in token e NFT, il sondaggio

Il sondaggio ha intervistato 2.000 persone nel corso dell’ultimo trimestre del 2021. 

Le risposte mostrano una accresciuta consapevolezza degli inglesi rispetto ai loro investimenti. 

I rispondenti sono persone già entrate in contatto con i token in generale e con gli NFT. Questo potrebbe essere dovuto anche agli effetti della pandemia di Covid-19 che ha fatto aumentare il tasso di inflazione. Chi ha già investito lo ha fatto nel 55% dei casi dopo aver ascoltato qualcuno, e nel 49% si è sentito facilitato dall’utilizzo di un app. 

Secondo il sondaggio ci sono tutti i presupposti per un ulteriore aumento dell’interesse in criptovalute, asset digitali e non-fungible token. 

Non a caso, il 24% dei rispondenti ha detto di essere pronto ad investire in token o NFT il prossimo anno. Questa percentuale cresce in una città come Londra, dove il 41% dei partecipanti all’inchiesta ha dichiarato di essere pronto a fare trading di token e anche di NFT. 

investire in NFT
I giovani investono in token ed NFT

La scelta dei giovani

Sono soprattutto i giovani i più entusiasti. Secondo il sondaggio vedono strumenti come token, criptovalute e NFT come un modo più facile per accedere alla finanza. Il 53% della fascia compresa tra i 18 e i 24 anni ha spiegato che è facilitato proprio dalla semplicità d’uso delle app. 

Altro fattore che fa pensare che l’adozione di massa sia prossima, è il fatto che questa forma di investimento negli asset digitali è vista addirittura più sicura rispetto ad investimenti classici come criptovalute, azioni, petrolio, proprietà ed oro. Solo l’11% di chi ha risposto ritiene i token come l’investimento meno sicuro.

Un settore che deve ancora farsi conoscere

Un dato che però balza agli occhi è che il 30% dei rispondenti non ha mai sentito parlare di asset digitali quali token, NFT, criptovalute. Inoltre, il 47% dei rispondenti dice di non essere pronto ad investire perché non ne sa abbastanza mentre il 34% non conosce un modo facile per poter entrare nel settore. Secondo il report, questi dati rivelano che c’è una barriera all’ingresso, che potrebbe essere rimossa con la regolamentazione. 

Il 2022 sarà l’anno dei token?

Secondo la ricerca, l’anno in corso vedrà la consacrazione dei token: 

È chiaro che la scena è pronta per gli asset digitali per prendere la scena nel 2022. Se il 2021 è stato l’anno degli NFT, il 2020 l’anno della DeFi, il 2019 l’anno di Libra e il 2018 l’anno delle guerre di hash, il 2022 potrebbe essere l’anno dei security token. Tutti queste attività digitali continuano a sottolineare la tendenza in corso di inclusione finanziaria e democratizzazione.

 

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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