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USA, contro l’alta inflazione ci vuole il controllo dei prezzi

Con un tasso d’inflazione in Usa sopra il 6%, secondo la maggior parte degli economisti è venuto il momento che le autorità finanziarie debbano intervenire per tenere sotto controllo l’aumento dei prezzi che rischiano di compromettere la ripresa economica.

La Casa Bianca finanzierà $1 miliardo

Gli Stati Uniti stanno attraversando uno dei momenti peggiori sul fronte inflazione degli ultimi quarant’anni e la Federal Reserve e la Casa Bianca stanno valutando le contromisure da mettere in campo per fronteggiare quello che si preannuncia, insieme alla comparsa della variante Omicron, come una delle peggiori minacce per la ripresa economica.

La Casa Bianca considera come principali responsabili dell’aumento dei prezzi le politiche monopolistiche delle grandi aziende e cerca di correre ai ripari con aiuti verso i settori maggiormente colpiti. La scorsa settimana ha annunciato che finanzierà con $ 1 miliardo un programma di aiuti per i produttori indipendenti di carne e pollame, con l’obiettivo di ridurre i quattro potenti produttori di carne che l’amministrazione Biden ha ritenuto responsabili dell’aumento dei prezzi al consumo.

USA inflazione prezzi
Gli USA devono contenere l’inflazione

I grandi monopoli causa di inflazione

Biden, durante un evento alla Casa Bianca ha detto:

“L’ho già detto e lo ripeto: il capitalismo senza concorrenza non è capitalismo. È sfruttamento. Questo è quello che stiamo vedendo ora nella carne, nel pollame e in quelle industrie. Piccoli agricoltori e allevatori indipendenti vengono cacciati dall’attività, a volte attività che esistono da generazioni. Colpisce la loro dignità, il rispetto e l’eredità di famiglia che molti di loro hanno portato avanti per generazioni’’

A novembre, il presidente Biden ha chiesto alla Federal Trade Commission di verificare se le compagnie petrolifere e di gas stessero facendo aumentare impropriamente i prezzi dell’energia.

La Federal Reserve ha già fatto intendere di essere pronta da parte sua ad un aumento dei tassi d’interesse per cercare di raffreddare l’innalzamento dei prezzi. Ma molti economisti pensano che queste misure siano soltanto semplici palliativi per far fronte ad una situazione che sta diventando sempre più esplosiva.

Controllo dei prezzi contro l’inflazione?

Secondo alcuni economisti sarebbe ormai giunto il momento di pensare a soluzioni più drastiche come un vero e proprio controllo dei prezzi, come ha detto al New York Times nei giorni scorsi Marion Nestle della New York University. 

Ma la sua collega Isabella Weber dell’Università del Massachusetts, in un editoriale sul Guardian è stata ancora più chiara:

“abbiamo un’arma potente per combattere l’inflazione: il controllo dei prezzi. È ora che ci pensiamo”. 

Dura la replica a tal proposito dell’economista e premio Nobel Paul Krugman che su twitter ha definito le idee della weber una stupidata. L’economista demicratico Larry Summers, segretario del Tesoro dal 1999 al 2001, ha dichiarato su Twitter che l’idea che la politica antitrust potesse essere utilizzata per ridurre i prezzi equivaleva ad una “negazione scientifica”.

Ma la Weber nota come il controllo dei prezzi su determinati beni come quello farmaceutico o quello degli affitti, che in alcuni Stati sarebbe già di fatto applicato e abbia prodotto effetti positivi sull’inflazione. Nel suo articolo la Weber cita l’esempio dell’amministrazione Roosevelt durante la seconda guerra mondiale, che istituì l’Office of Price Administration per imporre un severo controllo dei prezzi.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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