L’European Digital Assets Exchange ha completato la procedura di conformità per fornire un mercato secondario in Svizzera per i security token per gli investitori istituzionali e al dettaglio e prevede di aprirlo nel terzo trimestre del 2022.
Summary
Un nuovo exchange per security token targato Svizzera
Dopo quasi due anni di trafila burocratica finalmente dovrebbe essere arrivata in dirittura di arrivo l’approvazione per un nuovo security exchange per asset digitali in Svizzera, da parte della società EDSX con sede a Zugo.
EDSX dovrebbe diventare una delle prime piattaforme in Europa e nel mondo con un mercato primario e secondario dedicato ai security token e ibridi. Si tratta di un exchange decentralizzato con la possibilità di creare pool di liquidità e market making per il mercato secondario.
Mauro Andriotto, CEO di EDSX, ha affermato che:
“Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un crescente interesse da parte degli operatori finanziari tradizionali per la tokenizzazione degli asset. Abbiamo costruito EDSX perché crediamo che la tecnologia blockchain avrà un impatto dirompente sulle infrastrutture del mercato dei capitali e vogliamo essere parte di questo cambiamento.”
In realtà, già a novembre scorso Six, la borsa svizzera, aveva lanciato la sua branchia digitale, denominata SDX, per gestire una borsa valori e un deposito di titoli basati su blockchain.
L’azienda aveva lasciato intendere che prevedeva presto di poter offrire azioni e obbligazioni sotto forma di token digitali.
Gli sviluppi della società EDSX
EDSX è riuscito a fare tutto ciò, dal momento che sta già fornendo un mercato primario e prestissimo aprirà quello secondario tra pochi mesi. Lo scambio decentralizzato consentirà di fare trading in modalità peer-to-peer ma senza il rischio di controparte grazie alla tecnologia blockchain.
Sul sito della società, che mira ad essere un canale alternativo di raccolta fondi per le PMI, si legge:
“Miriamo a responsabilizzare le aziende e gli investitori attraverso la blockchain e le risorse digitali. Inoltre puntiamo ad offrire agli investitori al dettaglio nuove classi di attività, nuove opportunità per diversificare rischi e rendimenti allineati al profilo di rischio, evitando onerose commissioni di intermediazione finanziaria.”
Si tratta di un mercato che è in costante crescita anche e soprattutto in Europa, negli ultimi 3 anni soprattutto.
Secondo uno studio condotto dalla Frankfurt School of Finance and Management, si prevede che il mercato europeo dei security token crescerà di circa l’81% annuo nei prossimi cinque anni e si prevede che raggiungerà i 918 miliardi di euro entro il 2026.
II volume di mercato potrebbe superare il settore delle criptovalute nei prossimi cinque anni.
La Svizzera si è sempre dimostrata un grande promotore del mondo crypto in generale. Tra le più recenti iniziative troviamo che da pochi mesi è possibile pagare le tasse con Bitcoin ed Ethereum.
Ed è anche per questo che l’Unione Europea nel 2020 ha proposto un progetto di riforma del settore che ha portato di recente all’approvazione del MiCA, che però ancora non si occupa compiutamente dei security token, i quali dovrebbero essere regolamentati entro il 2023.