Iniziano a circolare indiscrezioni dal colosso Activision Blizzard in merito ad una possibile integrazione degli NFT in Call of Duty 2022.
Summary
Activision Blizzard pronta a lanciare gli NFT su Call of Duty
Activision Blizzard sembra stia prendendo in seria considerazione l’ipotesi di introdurre gli NFT su Call of Duty.
With the Overhaul in Call of Duty’s UX/UI, Infinity Ward plans to personalise ACTV Accounts: incorporating: Global Calling Cards & Emblems, Avatars and, Statistics.
NFT Inclusion is reportedly being considered by Activision pic.twitter.com/tEiK6sVK7p
— Ralph (@RalphsValve) April 4, 2022
Activision Blizzard è una società nata dalla fusione tra Activision e Blizzard Entertainment, ed è un colosso dei videogiochi a livello globale. Nel corso del 2022 dovrebbe essere completata l’acquisizione che la farà entrare a far parte della divisione Microsoft Gaming.
Uno dei suoi videogiochi in assoluto più famoso è Call of Duty (COD), nato nel 2003 ed ancora molto celebre, visto che continua ad uscirne una nuova versione ogni anno.
La versione del 2022 è sviluppata da Infinity Ward, e dovrebbe essere un sequel next-gen di Modern Warfare del 2019, con un nuovo Warzone.
It’s time for a #CallofDuty Special Briefing 🚨
We’ve got all the intel you need heading into Season 2 (and beyond): https://t.co/imT5GQrCUl 🚨 pic.twitter.com/SnVeB4rGmt
— Call of Duty (@CallofDuty) February 11, 2022
Nel post ufficiale di annuncio di febbraio non vi è traccia di una possibile integrazione di NFT, ma secondo alcune fonti, la revisione dell’UX/UI di Call of Duty prevede l’introduzione di nuove funzionalità per personalizzare gli account ACTV, tra cui Global Calling Cards & Emblems, ed avatar.
Per queste nuove funzionalità, Infinity Ward ed Activision stanno prendendo in considerazione l’utilizzo di NFT.
Tale valutazione sarebbe in corso ormai da alcuni mesi.
NFT nel gaming: un’opportunità da non perdere

A dire il vero ad oggi sembrerebbe più strano il contrario, ovvero che scegliessero di non utilizzare NFT nel loro gioco di punta, visto che ormai i Non-Fungible Token si stanno diffondendo a macchia d’olio nel mondo dell’online gaming. Inoltre costituiscono un’opportunità che avrebbe davvero poco senso non sfruttare.
Tuttavia, il suo acerrimo concorrente, EA, da questo punto di vista ha fatto marcia indietro, visto che aveva annunciato un ruolo per i token all’interno dei propri giochi ma poi ha frenato rimandando l’integrazione al futuro prossimo.
Inoltre ora che dietro Activision di fatto c’è Microsoft, bisognerà vedere se la casa madre concorderà su questa scelta.
A tal proposito però va detto che Microsoft è già coinvolta sia con la tecnologia che con il mercato degli NFT, quindi pare improbabile che si opponga ad una scelta tale. Tuttavia tempo fa il CEO di Microsoft Gaming, Phil Spencer, espresse alcune preoccupazioni sugli NFT, suggerendo che l’azienda da lui diretta non sia interessata ad utilizzarli.
Il contesto pertanto appare complesso e per nulla chiaro, ma perlomeno in teoria gli NFT potrebbero realmente essere integrati in Call of Duty ad esempio per gli emblemi, le skin e le card che i giocatori possono sbloccare. Oppure per vendere i tradizionali oggetti di gioco.
Probabilmente sarà necessario attendere i dettagli ufficiali della nuova versione 2022 di COD per capire se la società avrà scelto di integrarli veramente, oppure no.