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Mozilla riapre le donazioni, ma non in Bitcoin

Curiosa iniziativa di Mozilla, la fondazione dietro il browser Firefox, che ha deciso di non accettare Bitcoin per le donazioni, apparentemente per motivi climatici.

Mozilla considera solo criptovalute PoS, no al Bitcoin

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Il famoso browser Mozilla Firefox riapre le donazioni in crypto, lasciando però fuori quelle di tipo PoW, come Bitcoin ed Ethereum

Mozilla, ovvero la fondazione no-profit dietro il celebre browser Firefox, ha deciso di accettare donazioni crypto solo in criptovalute basate su PoS. 

A gennaio avevano deciso di interrompere l’accettazione di donazioni in criptovalute, ma qualche giorno fa hanno deciso di reintrodurle rifiutandosi però ancora di accettare donazioni in crypto basate su PoW, come Bitcoin ed Ethereum. 

Ad inizio di quest’anno infatti si è scatenato un forte dibattito all’interno della community riguardo le donazioni in criptovalute. 

Mozilla accetta donazioni crypto ormai dal 2014, ed è pertanto molto curioso che dopo otto anni siano stati sollevati problemi che prima semplicemente venivano ignorati. 

Tuttavia la fondazione l’anno scorso si è presa nuovi stringenti impegni sul clima, e come ammettono loro stessi è da quando il bilancio ambientale delle criptovalute è diventato più evidente che si è posto il problema.

A dire il vero nel corso del 2021 è emerso chiaramente sia che l’impatto ambientale di Bitcoin è quasi irrilevante, sia che continua a ridursi grazie al maggior utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, ma a quanto pare ciò non è di interesse della loro community. 

Inoltre da quando hanno deciso di sospendere le donazioni in criptovalute il consumo energetico di Bitcoin non è più cresciuto. 

Mozilla dichiara: 

“A gennaio, in seguito al feedback del personale e dei sostenitori, abbiamo deciso di sospendere la possibilità di donare in criptovalute, ed abbiamo annunciato che avremmo condotto una revisione. Volevamo aumentare la nostra comprensione dell’impatto ambientale delle criptovalute e determinare se e quando Mozilla dovrebbe accettare donazioni di criptovaluta.”

Seppur probabilmente la loro comprensione di questo fenomeno non sia aumentata a sufficienza, hanno deciso per ora di sospendere le donazioni in criptovalute basate su Proof-of-Work, ovvero quelle che consumano più energia. 

Hanno invece deciso di riabilitare le donazioni in crypto basate su PoS, che consumano meno energia. 

La vera motivazione dietro questa scelta

Entro la fine del secondo trimestre del 2022 verrà pubblicato l’elenco delle criptovalute accettate, ma il fatto che ci vogliano quasi tre mesi per stilare questo elenco suggerisce che dietro la decisione di cui sopra possano esserci anche altre motivazioni. Infatti l’elenco delle crypto basate su PoS in realtà sarebbe già disponibile su CoinMarketCap

A gennaio dell’anno scorso Mozilla si impegnò a ridurre significativamente la propria impronta di gas serra, con l’obiettivo di raggiungere le zero emissioni nette. 

È strano che comprendano le monete con cui ricevono donazioni in questo calcolo, anche perchè così facendo risulta assolutamente impossibile per loro raggiungere le zero emissioni, visto che anche le valute fiat ne producono in abbondanza. Pertanto la decisione di escludere la PoW a favore della PoS sembra a dire il vero solo propaganda. 

Inoltre aggiungono: 

“Nei nostri impegni sul clima, abbiamo anche promesso di aiutare a sviluppare, progettare e migliorare i prodotti da una prospettiva di sostenibilità. Crediamo che Mozilla possa svolgere un ruolo positivo nel settore incoraggiando quelle criptovalute che accettiamo a essere trasparenti sui loro modelli di consumo energetico.”

In realtà è estremamente difficile che accettare donazioni in criptovalute possa aiutare lo sviluppo o la condivisione dei modelli di consumo energetico, anche perché per quanto riguarda le criptovalute decentralizzate nessuno è in grado di controllare per davvero i consumi energetici ed il relativo impatto ambientale. Al massimo se ne possono stimare con un certo grado di confidenza i consumi futuri. 

Da notare che altri browser che utilizzano o supportano le criptovalute, come Brave o Opera, non fanno alcun tipo di distinzione tra i vari algoritmi di consenso che vengono utilizzati. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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