Si chiama Backup Ukraine ed è un progetto digitale realizzato dall’app Polycam in collaborazione con l’Unesco per salvare digitalmente il patrimonio artistico dell’Ucraina.
Summary
Backup Ukraine, il progetto digitale in collaborazione con l’Unesco per salvare l’Ucraina

La Commissione nazionale danese dell’UNESCO e Blue Shield Danimarca stanno per lanciare un nuovo progetto che ha come obiettivo quello di preservare almeno digitalmente il territorio dal punto di vista storico ed artistico dell’Ucraina.
Con il conflitto con la Russia molti dei monumenti e opere d’arte del paese sarebbero chiaramente a rischio di distruzione. Il progetto Backup Ukraine si avvale della tecnologia di Polycam, una potente app prosumer che consente di utilizzare un iPhone o iPad per scansionare in 3D qualsiasi oggetto fisico.
L’obiettivo è di distribuirlo per creare l’opportunità per gli utenti ucraini di scansionare e caricare rapidamente e facilmente rendering digitali di importanti monumenti.
Si tratta della creazione di modelli in 3D di importanti opere architettoniche e artistiche, riprodotti perfettamente in maniera digitale. I modelli in 3D salvati sulla piattaforma appositamente creata saranno conservati per almeno 5 anni, per preservarli digitalmente nel caso venissero distrutti dai bombardamenti russi.
Questo importante progetto arriva a pochi giorni dalla notizia rilanciata proprio dall’Unesco, che parla di almeno 52 siti culturali parzialmente danneggiati o distrutti in Ucraina dall’inizio del conflitto.
Tra questi ci sarebbero 29 chiese, 16 edifici storici, quattro musei e quattro monumenti, ha affermato ai primi di Aprile il vicedirettore generale dell’Unesco per la cultura, Ernesto Ottone Ramirez.
La mission dell’iniziativa
L’iniziativa è stata concepita dall’agenzia creativa Virtue, che fa parte del gruppo Vice Media Group. L’ucraina avrebbe ben sette siti nominati patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco.
Teo Thomsen, direttore dell’agenzia Virtue, ha affermato che:
“L’idea è nata dal vero terrore di cosa sarebbe successo se Putin fosse riuscito a spazzare via le basi materiali della loro storia. La scansione polimetrica è una delle nostre ’10 ossessioni’, tecnologie che riteniamo abbiano un potenziale rivoluzionario proprio dietro l’angolo e attraverso le quali osserviamo gli eventi attuali per creare applicazioni nuove e stimolanti.”
In una dichiarazione alla stampa, la presidente della Commissione Nazionale danese dell’UNESCO, Elsebeth Gerner Nielsen, ha invece affermato che:
“La guerra rivendica più delle vite. Può costare a un paese un danno irreversibile al suo spirito nazionale. Per questo la tutela del patrimonio culturale è fondamentale in ogni conflitto. E durante una guerra in corso, i metodi tradizionali di conservazione della cultura sono messi sotto pressione. Quindi, le tecnologie innovative sono un aiuto molto gradito.”
Già a marzo l’Unesco aveva lanciato l’allarme sullo stato dei monumenti ucraini. Il direttore generale dell’UNESCO Audrey Azoulay, in una dichiarazione aveva infatti affermato che:
“La prima sfida è contrassegnare i siti e i monumenti del patrimonio culturale e ricordare il loro status speciale di aree protette ai sensi del diritto internazionale.”
Ma evidentemente tutte le misure prese per cercare di preservare i monumenti dal punto di vista fisico rischiano di essere vani di fronte al conflitto che sta diventando sempre più duro, soprattutto in alcune zone del paese.
Ecco allora che è nato questo progetto per cercare di dare una conservazione dei siti culturali almeno in formato digitale, che possano fungere da memoria storica di siti eventualmente distrutti dalla guerra.