Frax Finance, il progetto DeFi, lancerà a breve Frax Price Index (FPI), la nuova stablecoin ancorata all’inflazione. Il nuovo token traccia l’Indice dei Prezzi di Consumo (o CPI) degli USA, utilizzando i dati oracolari di Chainlink.
Summary
Frax Finance e FPI, l’aumento dell’inflazione degli ultimi mesi

Secondo quanto riportato, Frax Finance è quel progetto della Finanza Decentralizzata (o DeFi) che presto lancerà Frax Price Index (FPI), la nuova stablecoin ancorata all’inflazione, che traccia il CPI degli Stati Uniti.
Nello specifico, il tracciamento avverrà utilizzando i dati oracolari di Chainlink, e ogni mese vedrà un aggiustamento del “valore in dollari” in linea con il movimento dell’inflazione.
A determinare la variazione sarà il CPI, che solo nel mese di marzo ha visto l’inflazione aumentare all’8,5%, rispetto al 7,3% di febbraio. L’aumento rispetto a febbraio è stato il più veloce salto mensile dal settembre 2005, mantenendo la pressione sulla Fed per intensificare le misure di restrizione quantitativa.
Dopo un fondo locale, vicino allo 0%, all’inizio del 2020, l’inflazione degli Stati Uniti ha continuato su una forte traiettoria verso l’alto colpendo l’8,5% a marzo.
FPI, la stablecoin algoritmica ancorata al tasso di inflazione
In realtà, i dettagli di FPI sono emersi per la prima volta all’inizio di questo 2022, quando il team di Frax aveva annunciato la nuova stablecoin algoritmica progettata per essere resistente all’inflazione.
Al contrario delle stablecoin ancorate alle valute fiat, alle crypto o alle commodity, le stablecoin algoritmiche mantengono la stabilità dei prezzi utilizzando algoritmi e smart contract per gestire la supply dei token in circolazione.
Dunque, un sistema di stablecoin algoritmico ridurrà il numero di token in circolazione quando il prezzo di mercato scende sotto il prezzo della valuta fiat che segue. In alternativa, se il prezzo del token supera il prezzo della valuta fiat che traccia, nuovi token entrano in circolazione per regolare il valore dello stablecoin verso il basso.
Nel caso di FPI, gli utenti trarrebbero beneficio dall’utilizzo di uno stablecoin che corrisponda all’inflazione, proteggendo così il potere d’acquisto.
Certo che però, ciò su cui si ancora la stablecoin algoritmica prevede il calcolo del CPI che a sua volta viene calcolato su una base di un paniere variabile di asset. Quindi una stablecoin tracciato dal CPI potrebbe non essere sufficiente a tenere il passo con il problema reale di un minore potere d’acquisto.
Non solo, c’è anche la questione se Frax Finance possa sostenere un protocollo che richiede rendimenti dell’8,5% APY. A tal proposito, il fondatore di Frax Finance, Sam Kazemian, ha detto:
“[la nostra missione è quella di] Risolvere problemi macroeconomici reali attraverso l’uso di crypto asset basati su blockchain”.
FXS, il token di governance segna un + 17% nelle ultime 24h
Nel frattempo, il token di governance di Frax Finance (FXS) ha registrato un + 17% nelle ultime 24 ore, valendo ora quasi 35$.
Non solo, ad inizio aprile 2022, FXS ha registrato un pump dell’80%, dopo che gli sviluppatori di Terra hanno introdotto il pool di liquidità “4pool” sul servizio di swap di stablecoin Curve Finance.
Qualche ora fa, Kazemian ha ritwittato come segue:
Zoom out to the year view gains….
Solana, Fantom, Avalanche: About equal.
Polygon and Convex were better, but Frax FXS and SPELL were better still.
DESO, EOS, BAT, CELO were negative. pic.twitter.com/nKbCwZfGGw
— Mark Jeffrey (@markjeffrey) April 18, 2022
“Ingrandisci i guadagni in vista dell’anno ….Solana, Fantom, Avalanche: Circa uguale. Polygon e Convex erano migliori, ma Frax FXS e SPELL erano ancora migliori. DESO, EOS, BAT, CELO erano negativi.”