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Cosa sono e come funzionano le gas fee di Ethereum

Capiamo cos’è esattamente e come funziona il meccanismo delle fee che regola l’ecosistema della blockchain Ethereum.

Le gas fee nel mondo Ethereum

ethereum eth fee
Il valore della gas fee richiesta dai miner dipende dell’entità della transazione che si vuole registrare in blockchain

Si è sempre discusso molto del complicato e soprattutto piuttosto caro meccanismo di fee che Ethereum fa pagare per effettuare qualsiasi tipo di transizione sulla sua blockchain, le cosiddette gas fee.

Per gas molto brevemente ci si riferisce alla commissione o al costo di ogni singola transazione che viene richiesta nella criptovaluta nativa di Ethereum, ETH. 

Il termine indica proprio il propellente che permette di muovere “la macchina” Ethereum. Il prezzo viene stabilito dividendo appunto 1 Ether in piccole frazioni, che sono denominate gwei (ogni gwei è pari a 0,000000001 ETH).

Grazie al gas o alle fee che vengono pagate si può in maniera virtuale dare avvio agli smart contract che sono alla base di ogni transazione che si effettua sulla blockchain.

Il prezzo che viene pagato per ogni transazione cambia continuamente, sulla base del traffico che c’è in quel momento o sulla base delle decisioni prese dai miner, che possono anche eventualmente rifiutare una transazione se il suo “costo” non viene ritenuto adeguato.

Esse sono proprio il mezzo di incentivazione che viene pagato ai miner che si occupano di controllare la sicurezza della rete, controllando e verificando ogni singola transazione. I miner hanno così una seconda risorsa che compensa il loro lavoro oltre agli ETH che vengono pagati per la loro attività “estrattiva”.

Gli utenti devono pagare questa commissione per ricompensare il lavoro della rete e il dispendio energetico che la blockchain richiede per poter funzionare. Considerato che il prezzo del gas di ETH si muove nella logica della domanda e dell’offerta, maggiore è il numero di transazioni richieste dagli utenti, maggiori saranno le gas fee, dovuto al fatto che il block space di Ethereum diventa gradualmente più scarso.

Gli aggiornamenti del protocollo Ethereum

Con il London Upgrade, effettuato ad Agosto del 2021, il dodicesimo effettuato da Ethereum dalla sua fondazione nel 2015, si è modificato il metodo di calcolo della gas fee.

È stata introdotta l’implementazione della modifica EIP1559, che appunto modifica la gestione delle commissioni transazionali che le rende più prevedibili e, soprattutto, più economiche. 

In breve, poiché la fee base della transazione viene bruciata, gli utenti devono anche ora impostare una sorta di mancia nelle loro transazioni. La mancia compensa i minatori per l’esecuzione e la propagazione delle transazioni degli utenti nei blocchi e dovrebbe essere impostata automaticamente dalla maggior parte dei wallet.

Il calcolo della commissione di transazione totale quindi viene calcolata con questa semplice operazione matematica: Gas units (limit) * (Base fee + Tip)

Dove il limit è la quantità minima che un utente è disposto a pagare per una singola transazione, la tariffa base è invece la quantità minima richiesta dalla rete per effettuare la transazione e la mancia è la quantità aggiuntiva che si sceglie di riconoscere ai minatori per avere priorità sulle loro transazioni rispetto alle altre.

Nell’ultimo periodo con l’esplosione della DeFi e degli NFT e con il prezzo di ETH salito vertiginosamente, sono anche salite notevolmente le commissioni che si pagano e questo ha determinato una piccola fuga da parte di sviluppatori di DApp (attualmente circa 3000 sulla blockchain) verso blockchain nuove e più economiche, come Cardano, Solana, Polygon ed Avalanche.

Ed è per questo motivo che nell’ultimo anno gli sviluppatori di Ethereum stanno alacremente lavorando all’ultimo aggiornamento, Merge, che dovrebbe modificare l’algoritmo di consenso da PoW all’attuale più economico, sostenibile e scalabile Proof of Stake.

Secondo alcuni calcoli questo aggiornamento potrebbe ridurre il consumo energetico della rete fino al 99%, rendendo di conseguenza anche le fee molto più economiche e convenienti. 

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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