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Devconnect, la crypto conferenza di Amsterdam

The Cryptonomist ha presenziato alla conferenza Devconnect di Amsterdam, che si è tenuta nella capitale dei Paesi Bassi dal 18 al 25 aprile. Ecco qui il nostro resoconto.

The Cryptonomist ad Amsterdam per il Devconnect

Finalmente dopo due anni interi di pandemia, di eventi e conferenze online, il 2022 si presenta definitivamente come l’anno della ripartenza. Il calendario degli eventi organizzati dall’Ethereum Foundation, e non solo, si estende per tutto l’anno solare e sembra riservare grandi ed eccitanti occasioni di incontro e team building.

Le conferenze non smettono di rappresentare un momento di estrema importanza poiché non solo permettono di raggiungere lo scopo principale, cioè quello di educare e diffondere le entusiasmanti potenzialità del Web 3.0, ma danno anche la possibilità, ai più esperti, di incontrarsi e confrontarsi sui temi più caldi e problematici del settore.

È un momento conviviale e produttivo che accomuna tutti coloro che credono e lavorano quotidianamente per rendere sempre più tangibile questa rivoluzione finanziaria e tecnologica.

L’ultima conferenza organizzata direttamente dell’Ethereum Foundation è stata proprio quella di Amsterdam con la Devconnect conference.

I temi più importanti affrontati alla Devconnect week 

La Devconnect week di Amsterdam è stata una delle conferenze più importanti di quest’anno e il nostro team non poteva non essere presente.

I temi che sono stati affrontati sono i più rilevanti e caldi del momento: la scalabilità del L2 di Ethereum, l’ETH Staking, le DAO e il loro coordinamento.

Un’intera giornata è stata invece dedica al MEV, a cui era presente anche il fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin.

Alla conferenza del L2 di Ethereum hanno parlato volti noti come Dankrad Feist dell’Ethereum Foundation, Bartek Kiepuszewski di L2BEAT, Ohad Barta di StarkWare, Ed Felten di Offchain Labs, Alan Chiu di Boba Network, Ben Jones di Optimism e tanti altri.

Come per ogni conferenza si è tenuto poi anche il tanto atteso hackathon, la sfida a colpi di codice che permette di far emergere e premiare i team che riescono a sviluppare idee brillanti ed innovative.

Tra i progetti che hanno vinto l’hackathon all’ETHamsterdam citiamo:

  • Tempra

I messaggi sono temporanei, ma le connessioni sono per sempre. 

Tempra è la tua piattaforma di messaggistica istantanea on-chain all-in-one. Prende ispirazione da Snapchat e permette quindi di caricare foto e video o inviare messaggi privati ​​agli amici. 

Tempra unisce l’unicità dei contenuti masterizzabili ed esclusivi alla comodità delle identità componibili su Lens Protocol. Il team di Tempra ha combinato Lens Protocol con Lit Protocol e Livepeer e ha distribuito tutto su Polygon Mumbai.

  • FLOAN 

Floan aiuta gli utenti Mainnet che desiderano migrare le loro posizioni debitorie (collateral + debito) per godere di tassi di prestito più economici in una chain più veloce. 

Al giorno d’oggi, più utenti desiderano evitare di operare in Mainnet a causa delle elevate tariffe del gas. Floan quindi, consente all’utente di aggirare il complicato processo offrendo un raggio di 1 clic della propria posizione debitoria alla chain desiderata.

  • Democrazy

Democrazy consente il voto di governance off-chain nel rispetto della privacy. I voti individuali vengono crittografati e viene rivelato solo il risultato totale. Un vero e proprio Snapshot ma anonimo. 

  • Hexagons Protocol

Un protocollo e un framework per costruire contratti intelligenti basati sui social media.

Dopo aver collegato il proprio account social (ad esempio Twitter, Lens, Discord, etc) a un indirizzo Ethereum, utilizzando il protocollo Hexagons puoi creare app per fare in modo che i post appositamente predisposti attivino azioni di un contratto intelligente. Ciò apre nuove possibilità relative a NFT, giochi, governance e molto altro, il tutto abbassando la barriera di accesso al mondo del web3.

Non solo crittografia ma anche arte e NFT

the red telephone devconnect
La rappresentazione di ‘The Red Telephone’ dell’artista Jonas Lud

Alla Devconnect conference di Amsterdam non si è parlato solo di sviluppo ma anche di arte e NFT. Nel centro della città è stata infatti allestita una fantastica esibizione di arte digitale.

L’installazione era intima e contenuta ma molto suggestiva. Sono state esposte opere di Joan Heemskerk, Manuel Rossner, Rafael Roozendaal, Harm Van Den Dorpel e Jan Robert Leegte e tanti altri.

Alcune delle opere più interessanti sono state:

  • The Red Telephone di Jonas Lud 

Con The Red Telephone l’artista Jonas Lund è a una sola chiamata di distanza. Il visitatore della mostra può infatti semplicemente prendere il telefono e il numero di Jonas Lund verrà composto in automatico, consentendo così al visitatore di parlare con l’artista! 

Come per molti altri pezzi performativi di Lund, la disponibilità dell’artista, sebbene non presente nello spazio fisico, è al centro del pezzo. Affinché il pezzo raggiunga il suo pieno significato, lo spettatore deve partecipare alla performance e condurre l’attività che l’artista ci invita a fare.

  • Good Samaritan di Jonas Lund

Smart Contracts è una serie di accordi contrattuali che il proprietario stipula al momento dell’acquisto del pezzo NFT. Se i termini scritti sul pezzo non vengono rispettati, l’artista brucerà l’NFT e quindi lo distruggerà e lo rimuoverà dal wallet del proprietario.

In questo caso l’opera stabilisce che il proprietario della NFT deve fare un atto di gentilezza una volta alla settimana per un anno e fornire la prova di questo atto di gentilezza per assicurarsi che il Token Non Fungibile non venga bruciato dall’artista.

La serie in generale richiede diversi tipi di impegni, ad esempio chiede al proprietario di andare in vacanza per due settimane una volta all’anno in perpetuo, di investire in Lund una volta all’anno in perpetuo e così via.

Un’idea geniale quella dell’artista che sprigiona una nuova visione dell’arte che sfrutta le potenzialità della blockchain per rendere il mondo non solo un posto più bello ma anche migliore.

Martina Canzani
Martina Canzani
Laureata in Legge all'Università degli Studi di Milano. Concluso il percorso accademico ha iniziato ad interessarsi al mondo della blockchain, trovando in quest'ultimo un potente strumento di riscatto. La passione si è poi trasformata in lavoro, ora infatti investe in progetti early-stage di finanza decentralizzata e DAO e scrive articoli raccontando tutte le news riguardanti il mondo crypto.
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