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Bitcoin non sta decollando in El Salvador

Dopo il boom iniziale dovuto alla novità, ed ai 30 dollari in BTC distribuiti gratuitamente dal governo, sembra che l’utilizzo di Bitcoin in El Salvador non stia decollando. 

In calo l’utilizzo di Bitcoin in El Salvador

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Sembra che il progetto Bitcoin di El Salvador non stia decollando

Secondo quanto emerso da un report recentemente pubblicato dal National Bureau of Economic Research (NBER) di Cambridge, in Massachusetts, l’utilizzo di Bitcoin in El Salvador per le transazioni quotidiane è ancora basso e concentrato nella fascia di popolazione istruita, giovane e già utilizzatrice dei servizi bancari tradizionali. 

I ricercatori Fernando E. Alvarez, David Argente e Diana Van Patten hanno intervistato 1.800 famiglie in El Salvador, scoprendo che solo il 20% dichiara di utilizzare il wallet statale Chivo. Tra questi solo il 10% afferma di utilizzare meno contanti o carte di debito e credito da quando lo usa. 

Il paese in totale ha circa 6,8 milioni di persone, quindi si potrebbe stimare che Chivo venga effettivamente utilizzato da molto meno di un milione e mezzo di salvadoregni. 

Secondo il report non vi sono nemmeno prove di un utilizzo diffuso di Chivo per pagare le tasse o per inviare rimesse dall’estero, tanto che il quadro emerso rivela che la maggior parte degli utilizzatori lo ha scaricato l’anno scorso per incassare i 30$ in Bitcoin regalati dallo Stato, per poi smettere di usarlo. 

Infatti, il 40% di tutti i download dell’app avvenne a settembre dell’anno scorso, ovvero quando fu lanciato, mentre non ne risultano di effettuati in questo 2022. 

Non vi sono tuttavia informazioni riguardanti l’eventuale utilizzo di altri wallet Bitcoin, ma Chivo risulterebbe essere in assoluto il più utilizzato nel Paese. 

Bitcoin e aziende salvadoregne

Oltre a ciò il report rivela anche che solo il 20% delle aziende afferma di aver accettato Bitcoin come mezzo di pagamento, dato che chi non dispone ancora dell’attrezzatura per poterlo fare è libero di non accettarlo. 

Stando a quanto rivelato da NBER, in media solo il 4,9% di tutte le vendite viene pagato in BTC, e l’88% delle aziende cambia immediatamente BTC in dollari quando li riceve. In altre parole sono pochissimi i Bitcoin incassati che vengono conservati nel wallet. 

I problemi legati all’utilizzo

Una delle ragioni principali che hanno spinto i salvadoregni ad utilizzare poco Bitcoin è che molti preferiscono ancora usare i contanti. Inoltre, in molti non si fidano ancora né di Bitcoin né del wallet Chivo. 

Un altro problema sembra riguardare l’utilizzo della tecnologia e soprattutto la qualità della connessione ad Internet, che rende difficile la diffusione di queste tecnologie soprattutto nelle zone meno antropizzate del paese. 

A ciò bisogna sicuramente aggiungere il netto calo di appeal di Bitcoin a causa del calo di valore degli ultimi mesi. 

Ad esempio su Google il picco di interesse riguardo Bitcoin in El Salvador si è verificato a giugno dell’anno scorso, quando venne lanciata la notizia dell’adozione come valuta a corso legale. 

Un secondo picco c’è stato a settembre, con l’entrata in vigore della legge, e fino alla metà di ottobre l’interesse è rimasto elevato. 

Ma a partire da novembre, quando il prezzo ha smesso di salire, l’interesse è calato significativamente, ed ha continuato a calare anche nei mesi seguenti. 

Quando è diventato valuta a corso legale, il prezzo di BTC era di circa 46.000$, saliti a 69.000$ ad inizio novembre. Ora si aggira attorno ai 40.000$, e questo di sicuro ha fatto scemare molti entusiasmi. 

È difficile che possa tornare a breve un grande interesse nei suoi confronti se il suo valore non dovesse tornare a salire. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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