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Banca Centrale argentina, stop al trading crypto

La Banca Centrale della Repubblica Argentina (o BCRA) ha bloccato il crypto-trading lanciato quattro giorni prima dalle altre banche argentine. 

Argentina, la Banca Centrale blocca le attività di crypto-trading

bitcoin trading vietato
La Banca Centrale della Repubblica Argentina (BCRA) vieta il trading di crypto nel Paese

La BCRA è intervenuta per bloccare le attività di crypto-trading, dopo 4 giorni dal lancio di due delle più grandi banche del paese, Banco Galicia e Brubank, che avrebbero permesso ai loro clienti di acquistare Bitcoin (BTC), Ether (ETH), USD Coin (USDC) e Ripple (XRP).

“BREAKING: La banca centrale dell’Argentina ha bloccato le banche dall’offrire Bitcoin solo giorni dopo che le 2 più grandi banche della nazione hanno annunciato piani per i servizi Bitcoin. La Banca Centrale Argentina ha citato la volatilità, il riciclaggio di denaro e la mancanza di protezioni normative come ragioni per bloccare le banche dall’offrire Bitcoin.”

Secondo quanto riportato, la misura ordinata dal consiglio di amministrazione della BCRA mira a mitigare i rischi associati alle transazioni con questi asset che potrebbero essere generate per gli utenti dei servizi finanziari e per il sistema finanziario nel suo complesso.

La Banca Centrale Argentina scoraggia l’offerta di criptovalute

Il lancio del nuovo servizio di trading di criptovalute, era arrivato dopo un sondaggio condotto dal Banco Galicia, in cui il 60% degli intervistati avrebbe detto di volere un accesso più facile alle valute digitali.

Ma la Banca Centrale, a soli 4 giorni dopo il lancio del servizio crypto dalle due banche più grandi del paese, ha deciso di bloccare il servizio. 

La motivazione data dalla BCRA riguarda i rischi associati alle crypto come: 

  • alta volatilità; 
  • rischi associati a interruzioni operative e attacchi informatici;
  • riciclaggio di denaro/finanziamento del terrorismo e la potenziale non conformità con i regolamenti sui cambi; 
  • assenza di garanzie e informazioni complete che i regolamenti attuali forniscono agli utenti dei servizi finanziari;
  • natura transfrontaliera delle transazioni.

Ma perchè “scoraggiare” l’utilizzo delle criptovalute? A marzo, l’accordo siglato con il FMI, obbliga il governo argentino a “scoraggiare” l’uso di crypto in cambio di un piano di ristrutturazione del debito di quasi 45 miliardi di dollari.

Bitcoin per combattere l’inflazione

Eppure qualcuno in Argentina crede fortemente che Bitcoin sia la soluzione contro l’inflazione. 

Lo scorso luglio José Luiz Ramon, un deputato argentino, aveva presentato un disegno di legge per introdurre il pagamenti degli stipendi in BTC e crypto. 

Il mese successivo, invece, lo stesso Presidente Alberto Fernandez aveva affermato che si stava seriamente pensando di allargare l’uso delle crypto e la possibilità che la BCRA potesse creare presto una valuta digitale di Stato. 

Non solo, ad aprile, un piccolo comune della provincia di Santa Fe, Serodino, avrebbe deciso di puntare tutto sul mining di crypto per combattere i problemi economici legati alla crisi e all’alta inflazione. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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