In Portogallo giovedì scorso, 5 Maggio ‘22, è stato acquistato per la prima volta un appartamento in Bitcoin. L’immobile in questione si trova a Braga, a nord del Paese, nei pressi di Porto, ed è stato venduto per 3 BTC, pari a circa $100k.
Summary
Vendita immobiliare interamente con Bitcoin in Portogallo
Il punto più importante di questo avvenimento risiede nell’acquisto diretto in BTC, saltando l’usuale passaggio di conversione della criptovaluta in fiat.
Si è davanti ad un’importante “prima volta”: la prima compravendita di un immobile in Europa senza alcune conversione in euro.
Tutto questo si è reso possibile grazie ad un nuovo regolamento dell’Ordine dei Notai rilasciato il mese scorso, che permette appunto di effettuare questo tipo di operazioni evitando il noioso passaggio della conversione in fiat, sfruttando così il potenziale e l’efficacia delle transazioni in valute digitali.
Come avviene l’acquisto e quali sono i controlli
Acquistare un immobile in criptovalute abbassa sicuramente il numero di passaggi e incombenze burocratiche che le parti per legge devono adempiere, ma questo non porta comunque ad avere controlli inesistenti.
Per effettuare infatti un acquisto di un immobile in criptovalute è necessario seguire una serie di procedure, al fine di evitare pratiche di AML (Anti Money Laundering).
I controlli che vengono effettuati prima di confermare la compravendita si possono così riassumere:
- Identificazione delle parti coinvolte
- Verifica del prezzo e del tipo di criptovaluta
- Comprensione dell’iter d’acquisto delle criptovalute
- Comunicazione del wallet
- Dimostrazione dell’avvenuta transazione al momento dell’acquisto
I controlli risultano essere leggermente più puntigliosi nel caso in cui l’operazione immobiliare dovesse superare i 200mila euro.
Una nuova opportunità in ambito immobiliare per i crypto fan
Intorno a questa nuova opportunità sembra esserci solo grande entusiasmo per il momento.
Zome, agenzia immobiliare che ha partecipato all’operazione, ha infatti così dichiarato:
“Questo atto rappresenta un traguardo storico, il trasferimento di un bene digitale su un bene fisico – una casa – senza alcuna conversione in euro!
Il futuro della mediazione passerà attraverso le criptovalute, crediamo quindi che questa transazione avvierà un mondo completamente nuovo di possibili affari”.
Nuno da Silva Vieira, avvocato e partner responsabile dell’area pratica Legal Intelligence di Antas da Cunha ECIJA, aggiunge poi:
“Questo tipo di business avrà un incremento esponenziale e il Portogallo sta dando segnali molto promettenti in termini di economia digitale. Riteniamo quindi che questa operazione possa essere una grande opportunità di crescita e creazione di valore”.
Alla luce di tutti questi fatti possiamo quindi dire che il Portogallo si riconferma nuovamente uno dei paesi europei più crypto friendly.
Questo sottile lembo di terra che si affaccia sull’Oceano Atlantico offre infatti un regime fiscale favorevole ai crypto holder, un costo della vita accessibile e un sistema di tassazione agevolato per tutti gli expat.
Il Paese sta quindi diventando la destinazione perfetta per tutti coloro che lavorano nel settore fintech e quest’ultima notizia non può che essere la ciliegina sulla torta.
Da un recente rapporto della Banca di Spagna è addirittura emerso che la quota del Portogallo nel volume delle transazioni in criptovalute nell’eurozona, supera il peso del suo prodotto interno lordo (PIL) nell’economia dell’area della moneta unica.