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Ray Dalio al World Economic Forum di Davos promuove Bitcoin

Ray Dalio, sul palco del WEC, esprime la sua idea riguardo il Bitcoin definendolo oro digitale, espressione ormai non troppo originale. 

Il quadro di Ray Dalio e la sua visione sul Bitcoin

Questa settimana, dal 22 al 26 maggio, si sta tenendo a Davos, in Svizzera, il World Economic Forum. 

L’élite dell’economia, della finanza, delle crypto e delle industrie si riunisce per parlare del presente e soprattutto del futuro valutando attentamente le mosse da fare in un orizzonte di lungo termine. 

Tra gli ospiti ci sono persone del calibro di Minerd di Guggenheim o dell’economista Kiyosaki, ma la vera bomba è stata quella sganciata da Ray Dalio, fondatore del più grande fondo di investimento Bridgewater Associates.

Dalio ha dato una valutazione tranchant delle valute classiche definendole spazzatura e prevedendo per Bitcoin un futuro da bene rifugio, definendolo oro digitale. 

Secondo il magnate americano, le valute fiat non hanno futuro, tanto che già oggi potremmo considerarle carta straccia. 

L’imprenditore ha spiegato come si vada verso la digitalizzazione e come l’inflazione logori senza battute d’arresto il valore delle valute tradizionali in una lotta a perdere. 

L’inflazione non potrà essere sconfitta da una politica monetaria aggressiva di innalzamento dei tassi da parte delle banche centrali, in primis quella Americana. Non perché sia una soluzione sbagliata, ma perché il mondo, per come è concepito oggi, non è fatto per esistere ad inflazione zero, quindi le valute fiat sono il peggior investimento che esista. 

Crisi, valute fiat e blockchain 

Ai microfoni della CNBC ha dichiarato che:

“La Federal Reserve venderà, gli individui venderanno, gli stranieri stanno vendendo e il governo degli Stati Uniti vende perché deve finanziare il suo deficit, quindi ci sarà un problema di domanda/offerta, il che significa che produrrà una compressione. Abbiamo almeno quattro crisi, che si intrecciano. 

Abbiamo un’inflazione elevata… abbiamo una crisi energetica… abbiamo la povertà alimentare e abbiamo una crisi climatica, non possiamo risolvere i problemi se ci concentriamo solo su una delle crisi.” 

Quanto alla sua visione negativa sulle valute fiat ha poi detto:

“Naturalmente, i contanti sono ancora spazzatura. Tutte quelle valute come negli anni ’30 saranno valute che scenderanno in relazione a beni e servizi”. 

La varietà è la qualità di soluzioni che offre la blockchain e il mondo crypto sta rivoluzionando tutto e, seppur ci siano cose da buttare o da cambiare, e nonostante molti governi metteranno al bando le valute digitali, Dalio pensa che le crypto non moriranno.

Secondo lui, BTC diverrà una sorta di oro digitale.

“Le criptovalute in particolare, penso che la blockchain sia fantastica”. 

Esaltando il Bitcoin ha poi detto:

“Chiamiamolo oro digitale. Penso che un oro digitale, che sarebbe una specie di bitcoin, sia qualcosa che, probabilmente nell’interesse della diversificazione per trovare un’alternativa all’oro, ha un piccolo punto rispetto all’oro e quindi rispetto ad altri asset”. 

Insomma, bisognerà imparare a convivere con l’inflazione e l’eliminazione del contante, è solo questione di tempo. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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