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ETF su Bitcoin: Cathie Wood ci riprova

Qualche giorno fa la società fondata e diretta da Cathie Wood, ARK Invest, ha presentato una nuova richiesta alla SEC per l’emissione di un ETF negli USA basato su Bitcoin spot. 

Cathie Wood di ARK Invest non si arrende per l’apertura di un ETF su Bitcoin

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ARK Invest prova di nuovo a richiedere l’approvazione per un ETF sul prezzo spot del Bitcoin

L’ETF si chiama Bitcoin ARK 21Shares, e la SEC potrebbe avere tempo fino a gennaio 2023 prima di doversi pronunciare. 

In realtà, già ad aprile la SEC aveva respinto una prima richiesta relativa all’ARK 21Shares Bitcoin ETF, quindi questo per ARK Invest è il secondo tentativo in tal senso. 

Fino ad ora l’agenzia USA che vigila sui mercati finanziari ha già approvato alcuni ETF che replicano il prezzo di Bitcoin, ma solo se collateralizzati con contratti future, e non con BTC fisici. 

Invece, non solo non ha ancora mai approvato un ETF sul prezzo spot del Bitcoin, ma fino ad oggi ha respinto tutte le richieste ricevute per autorizzare l’emissione di un ETF tale sui mercati USA. 

La nuova richiesta di ARK Invest è leggermente differente dalla precedente, ed include una proposta del Cboe BZX Exchange.

Come la precedente coinvolge anche l’emittente di ETF europeo 21Shares. 

Cboe è il Chicago Board Options Exchange, già noto per aver emesso in assoluto il primo future su Bitcoin sui mercati regolamentati USA a dicembre del 2017, poco prima quello del CME. 

È anche il maggior mercato di scambio di opzioni negli USA. 

La stessa Cboe in passato aveva presentato una propria domanda autonoma alla SEC per l’emissione di un ETF su Bitcoin, ma fu costretta a ritirarla perché aveva capito che non avrebbe potuto essere approvata. Il seguito ne presentò una seconda, anche quella senza successo. 

A meno che qualcosa non cambi, sembra pertanto improbabile che la seconda richiesta di ARK Invest in tal senso possa essere approvata dalla SEC, dopo che la precedente è stata bocciata poco meno di due mesi fa. 

Gli ETF sul Bitcoin presenti nel mondo

Va tuttavia ricordato che di ETF su Bitcoin spot in giro per il mondo ve ne sono già, quindi gli investitori statunitensi che volessero utilizzarli non dovrebbero fare altro che cercarli al di fuori dei confini nazionali, ad esempio sulla borsa di Toronto. 

Inoltre, anche sui mercati statunitensi esistono degli ETF che replicano il prezzo di Bitcoin, anche se non basati su BTC ma su contratti future con sottostante Bitcoin. 

Pertanto sembra improbabile che un’eventuale approvazione della SEC del primo ETF su Bitcoin spot possa davvero rivoluzionare il mercato crypto. Al massimo la notizia dell’approvazione potrebbe avere un impatto sul breve periodo, anche se rischia di non generare parecchio interesse. 

Gli ETF consentono anche agli investitori non professionali di prendere posizione sul prezzo di Bitcoin, senza dover gestire il possesso dei token sugli exchange crypto. Tali investitori spesso preferiscono limitarsi ad utilizzare gli strumenti che già conoscono bene, quindi in teoria un ETF su Bitcoin spot potrebbe convincerli ad investire. 

Tuttavia, in questo momento sembra difficile poter immaginare che un’eventuale approvazione della SEC possa avere sui mercati crypto un impatto forte, profondo e duraturo.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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