Il capo della Commissione Investigativa della Bielorussia ha comunicato di aver sequestrato crypto per un valore di oltre 200 milioni di rubli.
Summary
La Bielorussia combatte l’uso criminale delle crypto
Dmitry Gora, il direttore del Comitato Investigativo della Bielorussia, ha mandato un avvertimento ai più alti funzionari del Paese riguardo il rischio che l’uso delle criptovalute per scopi criminali potrebbe comportare, soprattutto in un momento così delicato, con la guerra in Ucraina alle porte.
Secondo il funzionario, le forze dell’ordine bielorusse devono essere maggiormente specializzate ed avere le risorse di legge per poter operare confische più facilmente di risorse digitali.
Intanto, in un colloquio con la stampa, ha aggiunto che le autorità da inizio anno avrebbero già confiscato criptovalute per un valore di duecento milioni di rubli bielorussi.
Nel 2018 la Bielorussia è stato uno dei primi paesi ad approvare un quadro normativo per regolare ed autorizzare alcune attività legate al mondo delle criptovalute. Il decreto presidenziale era stato molto favorevole sia dal punto di vista fiscale che da quello delle norme regolatorie.
Durante un discorso nel marzo 2021, però, il Presidente Alexander Lukashenko aveva affermato che ci sarebbe stato un giro di vite alle leggi sulle criptovalute del Paese, citando la Cina come esempio.
Ma ad agosto, lo stesso Presidente bielorusso ha affermato che il Paese doveva pensare allo sfruttamento di nuove forme di energia per il mining di criptovalute, proprio dopo il bando importo all’attività da parte della Cina.
Il rapporto tra Bielorussia e criptovalute dopo lo scoppio della Guerra in Ucraina
Dopo lo scoppio della guerra, anche la Bielorussia, da sempre considerata uno stato quasi satellite della Russia di Putin, ha dovuto subire il peso di alcune sanzioni. Per alcuni le criptovalute potrebbero essere uno strumento per poter aggirare in parte il peso di queste sanzioni imposte dalla comunità internazionale.
Nell’aprile di quest’anno, il Ministero della Giustizia, sulla base anche delle indicazioni del governo e del presidente, per fermare il diffuso utilizzo di asset digitali per scopi criminosi, ha avviato una procedura semplificata che consente il sequestro di fondi crypto, anche solo sulla base di semplici indizi in merito alla sua provenienza.
Questa nuova legge è l’attuazione di un decreto del Presidente Lukashenko dei primi di febbraio di quest’anno, che ha ordinato l’istituzione di un registro particolare per i portafogli di criptovalute utilizzati per funzioni illecite.
Molti al governo hanno definito le criptovalute come “spazzatura digitale” e Dmitry Gora, parlandone durante la sua conferenza stampa, ha risposto che:
“Basandosi principalmente su questo, ho stabilito il dovere: il nostro Stato vuole contanti per risarcire l’infortunio provocato. Prendiamo in considerazione come puoi guadagnare denaro dalla spazzatura. Non posso entrare nei dettagli, tuttavia ora abbiamo scoperto come puoi farlo… Ci sono meccanismi che ci consentono di far fronte a questi punti e in modo abbastanza efficiente”.