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Monero.com richiede il KYC per il nuovo servizio fiat-to-crypto

Ieri Monero ha annunciato il lancio del nuovo servizio di compravendita di XMR in valuta fiat, con successiva annessione del KYC. 

Il nuovo servizio di Monero.com e l’aggiunta del KYC

Le valute supportate sono USD (dollaro statunitense), EUR (euro), GBP (sterlina britannica) e CAD (dollaro canadese), ed è possibile effettuare pagamenti con bonifici SEPA e SWIFT, e con carte Visa e Mastercard. 

La cosa curiosa è la richiesta obbligatoria di KYC per chi vuole utilizzare value fiat sulla piattaforma. 

Monero.com, infatti, nasce primariamente come criptovaluta ad alto livello di privacy, e quindi anche necessariamente ad alto livello di anonimato. Anzi, a dire il vero l’anonimato è in assoluto il principale vantaggio di XMR. 

Pertanto viene da chiedersi quale vantaggio si potrebbe avere ad utilizzare XMR su Monero.com se poi viene richiesta la verifica dell’identità (KYC) obbligatoria a chi voglia effettuare compravendite in valuta fiat. 

La reale differenza con il protocollo Monero e le motivazioni per l’aggiunta del KYC

monero wallet app
Il wallet app di Monero.com

Tuttavia a tal proposito occorre fare alcune precisazioni. 

La prima è che Monero.com non supporta solo scambi fiat-to-crypto, ma anche scambi crypto-to-crypto. Tali scambi rimangono anonimi, quindi l’introduzione di questo nuovo servizio non abolisce l’anonimato su Monero. Semplicemente aggiunge nuove funzionalità non più anonime, rispetto a quelle già presenti.

La seconda è che Monero.com non è Monero. Il sito, infatti, è una delle tante interfacce utente che consentono di utilizzare XMR, mentre Monero è il protocollo decentralizzato che consente gli scambi anonimi di XMR. 

Il sito Monero.com è centralizzato e gestito dalla società Cake Labs LLC, mentre il sito ufficiale del protocollo decentralizzato Monero è getMonero.org.

La terza è che non è realmente possibile utilizzare in modo assolutamente legale servizi anonimi basati su valute fiat, perché la legge quasi ovunque impone di fatto il KYC a chi gestisce scambi online basati su valute fiat. Quindi, visto che Monero.com è centralizzato e dato che la società che lo gestisce è di fatto un intermediario, non possono sottrarsi alle normative che impongono loro il KYC. 

Altre tipologie di servizi fiat-to-crypto e i pro e contro di Monero

Esistono altre piattaforme che consentono gli scambi in valuta fiat senza KYC, ma sono piattaforme P2P in cui gli scambi avvengono direttamente tra utenti, senza intermediari. 

Fintantoché si utilizzano XMR su piattaforme decentralizzate o P2P, o su piattaforme che si limitano agli scambi crypto-to-crypto, è possibile farlo in anonimato, ma quando ci si rivolge a piattaforme fiat-to-crypto gestite da intermediari non è realisticamente possibile attendersi il totale anonimato. 

Per questo motivo XMR non è così tanto utilizzato in giro per il mondo nonostante possa offrire di fatto un elevato livello di privacy ed anonimato, dato che nel momento della conversione in fiat l’anonimato di fatto sparisce. 

Basti pensare che raramente sulla blockchain di Monero vengono registrate più di 30.000 transazioni al giorno (circa 20 al minuto), e che ultimamente XMR viene utilizzato ad esempio tanto quanto DOGE. 

Il discorso, però, cambierebbe se al posto che convertire XMR in valuta fiat lo si converte in stablecoin, che a loro volta possono essere utilizzati in forma del tutto anonima. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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