Secondo il giornale finanziario Bloomberg, la SEC starebbe investigando sull’offerta del token BNB di Binance nel 2017.
Summary
L’offerta del token BNB di Binance potrebbe non essere stata a regola secondo la SEC
Secondo quanto riportato dal giornale finanziario Bloomberg, che cita fonti interne alla SEC, l’autorità di regolamentazione del mercato finanziario statunitense, starebbero nuovamente indagando su Binance Holdings Ltd. per capire se abbia infranto o meno le regole vendendo token digitali cinque anni fa.
La questione assai delicata e sottile riguarda le origini dell’azienda e quelle del suo token BNB, che ora è il quinto più grande al mondo. Gli investigatori stanno esaminando se l’offerta iniziale di monete del 2017 equivalesse alla vendita di un titolo, che in tal caso avrebbe richiesto la registrazione, cosa invece non fatta dell’exchange più grande del mondo.
D’altra parte, secondo il presidente della SEC, Gary Gensler, che da tempo sembra avere un conto in sospeso con le criptovalute, la maggior parte delle criptovalute sarebbero securities e quindi come tali andrebbero trattate dal punto di vista regolatorio.
.@GaryGensler thinks that most cryptocurrencies are securities. Let’s indulge his line of thinking for a moment just so we can see how harmful it is to everyday investors.
— Tom Emmer (@GOPMajorityWhip) October 5, 2021
Secondo questo criterio la SEC ha aperto decine di indagini sulle criptovalute, come quella attuale sul token BNB che al momento capitalizza circa 46 miliardi di dollari.
Binance collabora per risultare conforme a tutte le leggi di regolamentazione
Il fondatore e CEO di Binance, Changpeng Zhao, aveva dichiarato in un vecchio post sul blog del 2020 che la formulazione del white paper di BNB era stata modificata nel gennaio 2019 proprio perché “il potenziale di essere frainteso come security è maggiore in alcune regioni”. Ed era sembrato chiaro che si riferisse in particolar modo agli Stati Uniti, considerando poi che la filiale della società statunitense nacque proprio in quell’anno.
Binance è già oggetto di diverse indagini federali statunitensi, inclusa un’altra indagine della SEC. La US Commodity Futures Trading Commission ha avviato un’indagine sulle pratiche commerciali dell’exchange lo scorso anno. Inoltre, la Gran Bretagna ne ha vietato le attività in territorio britannico, la stessa è stata fatta anche dalle autorità del Giappone poco dopo.
Un portavoce della società ha dichiarato che:
“Non sarebbe appropriato per noi commentare le nostre conversazioni in corso con le autorità di regolamentazione, che includono istruzione, assistenza e risposte volontarie alle richieste di informazioni”.
La società ha aggiunto che lavora con le autorità e che:
“Continueremo a soddisfare tutti i requisiti stabiliti dalle autorità di regolamentazione”.
Nel primo white paper del 2017, si leggeva che la circolazione del token sarebbe stata limitata a 200 milioni con la metà dei quali venduti tramite l’ICO. Altri 80 milioni sarebbero riservati al team fondatore di Binance.
Se le notizie fossero confermate, per Binance potrebbe iniziare un lungo e delicato processo simile a quello che sta affrontando da oltre un anno e mezzo Ripple sempre con la SEC, e che solo nelle ultime settimane sembra stia avendo risoluzione favorevole per la società crypto.