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L’hype per Bitcoin resta alto, anzi altissimo

L’hype si sa non è tutto ma aiuta molto, in misura più consistente in un mondo dove la fiducia la fa da padrone. 

Lo scetticismo, spesso la mitizzazione dell’ambiente crypto lo fa sembrare un ambiente molto di nicchia e complesso, in parte lo è e ne è un segno la sua diffusione progressiva ma lenta. 

Proprio quando i mercati si stavano aprendo alla blockchain e alle crypto in generale questo “trust” ha subito il colpo peggiore. 

La congiuntura che mette sul piatto delle difficoltà la crisi delle supply chain dovuta alla difficoltà di reperimento di materie prime, la reiterata pandemia di Covid con i conseguenti lockdown che hanno causato un forte rallentamento dell’economia, l’inflazione causata da un booster eccessivo di moneta da parte delle Banche Centrali (su tutte la Fed) e non ultima la guerra in Ucraina che coinvolge mezzo mondo, hanno creato un clima di incertezza con il quale conviviamo purtroppo. 

In questo contesto, la debacle dell’ecosistema Terra/Luna che ha mostrato le fragilità del mondo Crypto ha minato pesantemente la fiducia degli investitori che, tuttavia, dagli ultimi sondaggi non smette di rimanere alta su Bitcoin. 

Lo script di BTC, la sua storia e la percezione di concretezza che ne hanno gli investitori continuano a rendere la crypto per eccellenza ancora ferma nei cuori degli addetti ai lavori. 

Emblematico l’ultimo sondaggio, che, nonostante arrivi quando Bitcoin tocca 24.138,60 dollari americani figlio di un altra flessione del 9% da un’iniezione di fiducia al settore mettendo in risalto non solo che il 42% degli investitori crede nel recupero della criptovaluta ma che questa dagli attuali 24.000 dollari torni a fine anno a un valore compreso tra i 75.000 dollari e i 100.000 dollari. 

Un bel booster all’asset delle criptovalute ma bisogna pesare altri fattori che sembrano contrastanti tra loro. 

Previsione prezzo Bitcoin

Se un 42% ritiene che Bitcoin già entro quest’anno raggiungerà quota 75/100.000 dollari, un altro 58% lo da vittima di un futuro bearish che lo porterà, secondo alcuni, alla soglia di 8.000 dollari americani riportando le lancette dell’orologio del valore indietro di molti anni. 

Il sentiment è negativo ma in un mondo così vessato da problemi e crisi diplomatiche sembra un risultato grandioso che il 42% degli investitori puntano ancora a una galoppata dell’Oro virtuale. 

A proposito di Oro, sempre paragonato al Bitcoin, è tornato a perdere terreno, una flessione normale dopo una lunga galoppata ma che desta molti sospetti e che sposta ancora di più le speranze sul BTC. 

A parziale giustificazione dell’attuale periodo rosso di Bitcoin c’è la ciclicità con cui storicamente la moneta virtuale vive due anni di bull e due anni di bear. 

Se consideriamo che oltre ai problemi che affossano i mercati classici, la finanza e anche le criptovalute c’è il fatto che siamo nei due anni di bear e che un cambio di tendenza è previsto solo per il 2023. 

Nel frattempo il focus è puntato sulla finché che il 42% degli hedge funds hanno messo sul Bitcoin tra i 75 e i 100.000 dollari a fine anno come evidenziato da Bitcoin Archive su Twitter. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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