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Spotify acquisisce Sonantic: la piattaforma AI che crea voci umane realistiche

Spotify, il colosso dello streaming musicale, ha annunciato l’acquisizione di Sonantic, la startup londinese che sfrutta l’intelligenza artificiale (AI) per creare voci umane realistiche come quella di Val Kilmer in “Top Gun: Maverick”.

Spotify e Sonantic: sfruttare l’AI per creare voci umane realistiche ma simulate

sonantic speech
Sonantic permette di aggiungere diversi emozioni per cambiare lo stile della narrativa

Secondo quanto riportato, Spotify ha annunciato di aver acquisito la piattaforma AI di Sonantic per offrire nuove esperienze audio ai suoi clienti. 

Sonantic è una startup con sede a Londra che si occupa di sfruttare l’intelligenza artificiale per creare voci avvincenti, sfumate e straordinariamente realistiche, ma simulate, a partire dal testo. 

La sua tecnologia è utilizzata nei settori del gaming e dell’intrattenimento. Non solo, Sonantic ha contribuito a dare vita alla voce di Val Kilmer in “Top Gun: Maverick”, dato che nella vita reale l’attore non è più in grado di parlare come in passato a causa di un cancro alla gola. 

Per Spotify, Sonantic amplifica le opportunità potenziali per le funzionalità text-to-speech della sua piattaforma, ma anche, sul lungo periodo, il gigante della musica prevede che la voce di alta qualità sarà importante per far crescere la quota di ascolto. 

Spotify e la tecnologia Sonantic AI per migliorare la qualità della voce della piattaforma

Questa nuova integrazione sta regalando entusiasmo al colosso dello streaming musicale. A tal proposito, ecco cos’ha detto Ziad Sultan, vicepresidente della divisione Personalizzazione di Spotify:

“Siamo davvero entusiasti della possibilità di portare la tecnologia vocale AI di Sonantic sulla piattaforma Spotify e di creare nuove esperienze per i nostri utenti. Questa integrazione ci permetterà di coinvolgere gli utenti in un modo nuovo e ancora più personalizzato”.

Anche i co-fondatori di Sonantic, Zeena Qureshi e John Flynn, hanno commentato:

“Non vediamo l’ora di unirci a Spotify e di continuare a costruire esperienze vocali entusiasmanti. Crediamo nel potere della voce e nella sua capacità di favorire una connessione più profonda con gli ascoltatori di tutto il mondo, e sappiamo di poter essere migliori che mai sulla più grande piattaforma audio del mondo”.

Le società non hanno rivelato i termini finanziari dell’accordo. 

Il test di sperimentazione per promuovere NFT 

Di recente, Spotify ha anche avviato un test di sperimentazione per permettere agli artisti selezionati dell’app Android degli USA, di promuovere i loro NFT, direttamente dal loro profilo sulla piattaforma. 

Le prime testimonianze di quello che stava accadendo in Spotify sono state rilasciate da Steve Aoki e The Wombats, che hanno riferito che il test della piattaforma sarebbe servito solo per supportare gli artisti nel promuovere i loro NFT e non per venderli, in quanto questo avviene direttamente dalla loro pagina sul marketplace. 

Al contrario, senza tante sperimentazioni, Spotify ha abbracciato la tecnologia Web3 con la sua isola nel metaverso di Roblox lanciata a inizio maggio. Definita come “paradiso del suono”, Spotify vuole offrire nuove esperienze interattive e virtuali sia ai fan che agli artisti. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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