L’investitore principale di Celsius, BnkToTheFuture, ha proposto tramite il suo co-fondatore, Simon Dixon, un piano di salvataggio simile a quello utilizzato nel 2016 per salvare l’exchange Bitfinex.
Celsius Recovery Plan – A Statement From our CEO @SimonDixonTwitt & Bnk To The Future https://t.co/IYvGIw3Dp0
— BnkToTheFuture (@BankToTheFuture) June 19, 2022
All’epoca Bitfinex subì un colossale furto, ma alla fine riuscì a salvarsi e a continuare ad operare, tanto che ora è uno dei principali exchange del mondo crypto.
Lo stesso Dixon, nel post in cui descrive la soluzione, ha incluso un video del 2017 che spiega come fu salvato Bitfinex ai tempi.
Summary
BnkToTheFuture prova a stilare un piano di salvataggio per Celsius
1.039 investitori di BnkToTheFuture possiedono azioni di Celsius Network, ed è per questo che il CEO si è mobilitato.
Dixon, infatti ,dichiara che, in qualità di azionista di Celsius, vuole supportare il protocollo proponendo un piano di ripresa anche per scongiurare un impatto sistemico a breve termine sul prezzo di Bitcoin.
Cita esplicitamente il piano con cui nel 2016 Bitfinex si riprese dall’hack. BnkToTheFuture li aiutò a recuperare grazie a security token, debito ed azioni che offrivano ritorni potenzialmente molto elevati in cambio di alti rischi.
Per questo ha scritto:
“Mi impegno a supportare Celsius in ogni modo utile”.
Aggiunge che BnkToTheFuture ha una piattaforma ed un team che può aiutare Celsius ad uscire fuori da questa crisi.
Attualmente i prelievi su Celsius risultano ancora sospesi, a più di una settimana di distanza dalla sospensione, e la società ha fatto sapere che stanno sospendendo anche le sessioni di AMA (Ask Me Anything) ed i Twitter Space, per potersi concentrare solo sul piano di recupero.
Possibili soluzioni alla crisi di Celsius
Secondo Dixon, inoltre, la finanza tradizionale non ha soluzioni tempestive da proporre a Celsius, tanto che crede che la situazione attuale possa essere realmente risolta solo con l’utilizzo di innovazioni finanziarie. Ad esempio, la soluzione adottata con Bitfinex nel 2016 consentì di risolvere il problema in 9 mesi, finendo per funzionare molto bene per i loro clienti.
Ovviamente si tratta comunque di una soluzione ad alto rischio, e dall’esito per nulla certo. Tuttavia se prende spunto da un caso passato che si è già risolto con successo, potrebbe avere qualche possibilità di ripetere un successo simile anche nel caso di Celsius.
Da notare che il prezzo di mercato del loro token CEL, sceso fino a 0,15$ la settimana scorsa, è risalito fino a 0,66$, con un recupero del 77% in sette giorni. Va tuttavia sottolineato che è ancora del 12% inferiore al valore di due settimane fa, e del 92% rispetto ai massimi di un anno fa.
La situazione pertanto continua ad essere critica, ma perlomeno si inizia ad intravedere qualche timido spiraglio di una possibile soluzione, sebbene ancora molto incerta.
Anche i mercati crypto nel corso del weekend sembrano aver terminato la loro discesa iniziata dieci giorni fa, forse proprio perché il panico sta un po’ scemando.