Uno dei due arrestati per aver riciclato i Bitcoin provenienti dall’hack a Bitfnex, potrebbe chiedere il patteggiamento ed evitare il processo. Si chiuderebbe così con largo anticipo la vicenda legale che ha visto il più importante sequestro di Bitcoin della storia.
Summary
Bitfinex hack, una degli arrestati andrà a patteggiamento
Lo scorso 8 febbraio la coppia composta dalla rapper e imprenditrice Heather “Razzlekhan” Morgan e da suo marito Ilya Lichtenstein è stata arresta con l’accusa di aver riciclato con oltre 2.000 transazioni i BTC provenienti dal furto all’exchange. Ora la donna potrebbe chiedere il patteggiamento, almeno secondo quanto riporta CNBC.
Al momento Heather Morgan è stata rilasciata con una cauzione da 3 milioni di dollari, mentre il marito è ancora in carcere.
In un’apparizione in video collegamento con il giudice Robin Meriweather, alla donna sono stati ricapitolati tutti i capi di accusa, che la vedono imputata in particolare per il riciclaggio dei Bitcoin rubati a Bifinex. Va precisato che i due arrestati non sono accusati dell’hack vero e proprio. Ma a quanto pare ci sarebbero prove schiaccianti delle transazioni fatte per ripulire i proventi del furto.
Il prossimo appuntamento davanti al giudice sarà il 25 marzo.
Secondo alcuni esperti ascoltati da CNBC, ci sarebbero tutti gli indizi che confermerebbero che Heather Morgan patteggerà. In pratica ammetterà la propria colpa, sperando forse di ottenere uno sconto su una eventuale condanna.

Il caso dell’hack a Bitfinex
Nel 2016 l’exchange Bitfinex fu vittima di un hack nel quale furono rubati oltre 119.000 BTC. Durante l’arresto dei Bonnie and Clyde delle criptovalute (così la coppia è stata ribattezzata), furono sequestrati 94.636 BTC provenienti proprio dal furto. Si è trattato del più grande sequestro della storia delle criptovalute.
Tuttavia, non è ancora chiaro chi, materialmente, è l’autore dell’hack che ha portato al furto della criptovaluta.
La storia diventa una serie Netflix
Il caso si appresta a diventare una serie tv prodotta da Netflix. Il colosso dello streaming infatti ha annunciato che la storia diventerà una serie tv documentario. Sarà prodotta e diretta da Chris Smith, noto per l’altro grande successo di Netflix, Tiger King.