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Christine Lagarde: altro attacco alle criptovalute

Il Presidente della BCE torna nuovamente a parlare del rischio sistemico e della stabilità finanziaria che potrebbero avere le criptovalute.

Christine Lagarde è di nuovo all’attacco delle criptovalute

Christine Lagarde, la Presidente della BCE, dopo aver definito un mese fa le criptovalute buone solo per attività criminali e riciclaggio, è tornata a parlare in maniera piuttosto critica del mondo crypto e in particolar modo della finanza decentralizzata.

Lunedì scorso a Bruxelles davanti alla Commissione per gli affari economici, Lagarde ha parlato brevemente anche del rischio sistemico che le criptovalute potrebbero avere sulla stabilità finanziaria internazionale:

“Riteniamo, mentre ci stiamo imbarcando in questo lavoro sulle risorse crypto  e sul rischio che esse comportano, che gli asset digitali e la finanza decentralizzata (DeFi) abbiano il potenziale per porre rischi reali per la stabilità finanziaria”. 

Ecco perché secondo lei occorre che la Commissione europea e il Parlamento si attivino per approvare in fretta una regolamentazione precisa sui mercati crypto. Facendo riferimento al regolamento sui mercati delle criptovalute (MiCA) che dovrebbe entrare in vigore entro il 2024, Lagarde ha affermato che forse occorrerebbe pensare ad un secondo potenziale quadro di regolamentazione, una sorta di MiCA 2.0, ancora prima che entri a regime il primo.

Presidente della BCE richiama l’urgenza di una chiara regolamentazione 

Forse queste parole della Lagarde sono state dette a scopo preventivo dal momento che la stessa ha poi aggiunto:

“Per il momento, i collegamenti tra le criptovalute del settore privato e la finanza tradizionale rimangono ancora limitati, per il momento”.

Inoltre, per Christine Lagarde il 2024 sarebbe una data troppo lontana per una regolamentazione delle criptovalute, e il MiCA avrebbe in sé alcune lacune normative, come per esempio quella riferita alla DeFi, che sarebbe a suo avviso il vero nuovo pericolo per la stabilità finanziaria mondiale. Molto più delle stesse criptovalute tradizionali, che lei stessa a settembre dello scorso anno aveva detto di non considerare alla stregua di valute, ma solo come semplici asset speculativi.

Poi è scesa anche nei particolari sulla sua proposta di un nuovo aggiornato quadro normativo per il settore: 

MiCA II dovrebbe regolamentare le attività di staking e prestito di criptovalute, che sono decisamente in aumento”.  

Questo perché proprio questo tipo di operazioni sarebbero quelle a maggior rischio di frodi e di nascondere in realtà attività di riciclaggio:

“Le innovazioni in questi territori inesplorati mettono a rischio i consumatori, dove la mancanza di regolamentazione spesso copre frodi, affermazioni completamente illegittime sulla valutazione e molto spesso speculazioni e rapporti criminali”.

 

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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