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Coinbase iscritto ufficialmente all’OAM per operare in Italia

Secondo quanto dichiarato in un nuovo articolo sul blog aziendale, Coinbase ha ottenuto l’iscrizione al registro dell’OAM per operare secondo legge in Italia e quindi continuare a fornire servizi di trading e custodia crypto ai residenti italiani.

Il Vicepresidente dello sviluppo del business internazionale di Coinbase, Nana Murugesan, ha così scritto in un post sul blog dell’azienda:

“Oggi possiamo annunciare un importante obiettivo raggiunto, l’approvazione dei regolatori italiani per fornire servizi crypto ai suoi residenti. La nuova richiesta implementata dall’Organismo Agenti e Mediatori (OAM) imponeva che tutte le aziende che offrono servizi di trading crypto, custodia o altri servizi, rispettassero determinati criteri”.

Coinbase sta lavorando duro per rispettare le leggi di ognuno dei 40 Paesi europei in cui opera.

Sempre sul blog, si legge:

Siamo in una fase in cui stiamo rendendo più forte la nostra presenza in Europa e abbiamo registrazioni o abbiamo inviato richiesta di licenze in diversi dei maggiori mercati nel rispetto delle regolamentazioni locali”.

Proprio qualche settimana fa Coinbase aveva annunciato di volersi espandere in Europa aprendo nuove sedi in Francia, Spagna e Olanda.

La notizia aveva sorpreso visto che l’azienda aveva rivelato di voler diminuire il personale licenziando il 18% del suo staff, ben 1100 persone, per lo più negli States. 

Coinbase attualmente è registrata in Inghilterra, Irlanda e Germania e ha di recente deciso di assumere il primo impiegato in Svizzera.

coinbase registro italia
Grazie all’iscrizione al registro dell’OAM, ora Coinbase potrà operare in Italia secondo le leggi locali

Cos’è l’OAM e le sue lacune

Il decreto dell’Organismo degli Agenti e Mediatori creditizi (OAM), firmato qualche mese fa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), consta nel fatto che per poter esercitare diverse attività nel settore crypto in Italia si impone di essere iscritti ad un registro tenuto dall’OAM e che le aziende debbano trasmettere periodicamente tutti i dati delle operazioni e i dati identificativi degli utenti della piattaforma che le hanno realizzate. 

A questi dati potranno accedere in ogni momento la Guardia di Finanza o altre forze dell’ordine per svolgere le loro indagini.

L’OAM, però, presenta alcune lacune. Ad esempio, il decreto non specifica con esattezza chi è tenuto ad iscriversi, visto che la disposizione non è sufficientemente chiara e non si limita ad identificare i soli exchange.

Inoltre, il registro ha la sola funzione – per stessa ammissione dell’OAM, in effetti – di monitorare lo svolgimento dell’attività, in funzione antiriciclaggio e controllo fiscale, ma non verifica in alcun modo il possesso di particolari requisiti di idoneità ad essere iscritti al registro stesso (progetti scam, schema Ponzi, ecc…).

Infatti, per iscriversi al registro la normativa non prevede altro requisito che il fatto di avere una sede legale o la residenza in Italia.

Gli iscritti al registro OAM

Di recente molte sono le aziende italiane che si sono iscritte con successo a questo registro. Ad esempio, Binance ha anche aperto una sede in Italia, in particolare a Lecce, per ottemperare alle richieste di regolamentazione.

Binance italy srl, infatti, ha aperto a maggio una sede nel Salento e più precisamente in via Generale Francesco Poli, anche se attualmente la società risulta essere ancora inattiva.

Alla lista di iscritti si aggiungono un’altra quindicina di aziende tra cui l’exchange Young Platform, l’ATM Bitcoin Chainblock, la piattaforma DeFi Anubi Digital e Bitcoin Veneto Center.

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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