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Tesla fa cassa con le crypto

Nella recente trimestrale il colosso dell’auto elettrica ha messo in evidenza numeri sopra le attese con grande gioia degli investitori, ma anche rivelato la vendita di ingenti capitali in Bitcoin e non solo. 

Tesla vende parte delle crypto detenute in bilancio per gestire i problemi di liquidità

elon musk bitcoin
Elon Musk ricorre ai Bitcoin nel patrimonio di Tesla per recuperare liquidità

938 milioni di dollari sono quanto ricavato da Tesla dalla più grande vendita di criptovalute da parte di una società quotata in borsa. 

La vendita, o meglio la “svendita”, sarebbe scattata durante il secondo trimestre dell’anno, per cui nell’arco temporale che va da aprile a giugno compresi. 

Secondo fonti interne anonime, il prezzo di acquisto di queste valute digitali sarebbe stato più alto di quello di realizzo, ma la scelta sarebbe compensativa almeno negli intenti trapelati e dichiarati dal CEO di far fronte all’incertezza dei tempi e ad eventuali ulteriori lock down in Cina, che hanno già arrecato molto danno alla società. 

Le valute digitali in pancia al portafoglio della società sarebbero state nominalmente 1.5 miliardi di dollari. Tuttavia, a seguito della crisi la svalutazione e il crollo dei prezzi ha depauperato parte di questo patrimonio. 

Attualmente sembrano essere rimasti $222 milioni in token, per la gran parte Dogecoin stando alle parole di Elon Musk.

Il geniale imprenditore si è detto ciecamente fiducioso sulle crypto e in particolare su Dogecoin e sulla stessa Bitcoin, valuta per la quale ha già annunciato un futuro di acquisti cadenzati.

La vendita ingente di quasi 1 miliardo per cui è solo e soltanto da considerarsi una necessità momentanea che indirettamente è anche servita a dimostrare quanto l’asset delle valute digitali sia solido e non dipenda dai singoli, nemmeno da quelli che spostano cifre del genere.

Il crollo del mercato, infatti, non ha risentito in maniera proporzionale per i mesi interessati dalle vendite di Bitcoin e altre crypto da parte della società elettrica. 

I crolli erano iniziati molto prima e solo nel mese di luglio si sono visti movimenti interessanti a rialzo che hanno permesso anche operazioni proficue, sia short che long. 

Bitcoin, inflazione e performance del titolo in Borsa

Bitcoin in questa fase si è ripulito della gran parte dei miner e dei piccoli investitori così da lasciare campo a hodler e a chi crede fortemente nel progetto. Ciò lo si nota anche nei volumi che tuttavia pian piano stanno crescendo. 

Il titolo Tesla al momento della trimestrale scambiava a circa 800 dollari mentre oggi si attesta a 808,46 dollari, con un +5,10 dalla giornata di ieri. 

A seguito dell’importante check sulla trimestrale Elon Musk è intervenuto anche in merito al prezzo delle sue automobili sul mercato, che secondo la sua opinione sono fin troppo alti, spiegando come nel tempo cercherà di limare i prezzi dei listini, cosa che ad oggi non è stata ancora possibile. 

Il prezzo delle vetture elettriche, per compensare l’aumento dei costi e l’inflazione, è stato maggiorato di conseguenza contribuendo all’ottimo risultato dell’azienda in termini di guadagni. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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