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L’industria musicale sta per cambiare grazie ad Audius

Secondo le analisi riportate nella documentazione, Audius trasferisce potere, profitti, controllo e governance dalle etichette discografiche e piattaforme centralizzate ad artisti e fan.

Una vera ridefinizione dei ruoli per l’industria musicale!

Si può dire che il Web 3.0. stia democratizzando il mondo dell’arte a 360 gradi.

Il rapporto pubblicato dalla Bank of America: l’innovazione di Audius

piattaforma audius token
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La Bank of America, nel rapporto pubblicato giovedì, afferma che la piattaforma Audius è in grado di offrire agli artisti maggiori profitti e un maggiore controllo sulle loro creazioni.

Infatti, la piattaforma decentralizzata, fin dal suo primo lancio, risalente ad Ottobre 2020, aveva questo preciso obiettivo.

Nel rapporto della Bank of America si legge:

“Audius ha l’obiettivo di spostare l’equilibrio di potere e profitti, da intermediari come etichette discografiche e DSP centralizzati (fornitori di servizi digitali) ad artisti e utenti della piattaforma”.

La piattaforma prevede la distribuzione del 90% delle entrate agli artisti e il restante 10% ai node operators.

Rimuovendo così tutti gli intermediari.

Audius, quindi, si palesa come un vero DSP decentralizzato che sposta il potere, i profitti e il controllo, che sono sempre stati sotto le redini delle grandi etichette discografiche e dei DSP centralizzati, nelle mani degli artisti e dei loro fan.

La scorsa settimana, il servizio di streaming ha anche annunciato l’introduzione di una nuova funzionalità. Un meccanismo che permette ai creatori di monetizzare i propri contenuti consentendo agli ascoltatori di inviare suggerimenti agli artisti tramite il token della piattaforma – AUDIO.

Una nuova era per l’industria musicale

L’innovazione non si ferma, il progresso non varcherà mai la linea di fine corsa.

Quello a cui stiamo assistendo è un cambiamento repentino e straordinario delle regole del gioco. Forse il più veloce ed eclatante della storia.

Il Web 3.0 sta cambiando tutto.

Sta modellando un nuovo sistema finanziario, un nuovo modo di gestione dei dati, ma anche una nuova visione e considerazione del mondo dell’arte a 360 gradi.

La Bank of America ha, infatti, affermato che anche l’industria musicale è pronta per essere sconvolta!

Tuttavia, è necessario aggiungere che, le tempistiche di adozione di Audius o piattaforme simili, potranno risultare un pochino lente e difficoltose.

Questo perchè bisogna sradicare e allontanarsi da un sistema che ha funzionato per decenni.

Si sa, i grandi cambiamenti non avvengono mai in un giorno.

La nota afferma:

“È la concorrenza il vero problema, infatti i principali DSP hanno costruito “fossati economici” attorno alle loro attività portando grandi offerte musicali attraverso le etichette discografiche e sfruttando i dati personali per migliorare l’esperienza dell’utente”.

I DSP più piccoli, come Audius, dovranno combattere in questa jungla di grandi “attori” per poterne uscire vincitori.

Martina Canzani
Martina Canzani
Laureata in Legge all'Università degli Studi di Milano. Concluso il percorso accademico ha iniziato ad interessarsi al mondo della blockchain, trovando in quest'ultimo un potente strumento di riscatto. La passione si è poi trasformata in lavoro, ora infatti investe in progetti early-stage di finanza decentralizzata e DAO e scrive articoli raccontando tutte le news riguardanti il mondo crypto.
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