Dopo il Merge, previsto il 18 settembre, Chainlink comunica che non supporterà più sulla sua rete il Proof of Work di Ethereum.
Summary
Chainlink non continuerà a supportare l’attuale Proof of Work di ETH
Il protocollo Chainlink ha annunciato che, dopo il Merge di Ethereum, che dovrebbe vedere lo spostamento dal regime di consenso di Proof of Work a quello più sostenibile del Proof of Stake, non supporterà più il vecchio sistema.
Chainlink è un protocollo che permette agli smart contract di interagire con dati esterni alle blockchain, tramite una complessa rete di nodi e tramite il reperimento – e la connessione – di dati da qualunque tipo di API.
In una nota dell’azienda si legge:
“Il protocollo Chainlink e i suoi servizi rimarranno operativi sulla blockchain di Ethereum durante e dopo l’unione al livello di consenso PoS. Gli utenti devono essere consapevoli del fatto che le versioni fork della blockchain di Ethereum, inclusi i fork PoW, non saranno supportate dal protocollo Chainlink”.
La società ha anche invitato gli sviluppatori che non sono pronti ad adeguarsi al nuovo sistema di sospendere le proprie attività per evitare spiacevoli disguidi ed imprevisti.
D’altra parte, intorno a questo importante aggiornamento che dovrebbe vedere il suo lancio definitivo il prossimo 19 settembre, esistono ancora molti dubbi anche tra la stessa community di Ethereum.
Alcuni prevedono che i due sistemi potrebbero coesistere ancora per molto, cosa che renderà la rete meno sicura e più suscettibile a violazioni della privacy e della sicurezza. Per fugare i dubbi a tal proposito, il provider di servizi blockchain, Oracle, ha assicurato agli utenti della rete Ethereum che questo potrebbe inevitabilmente determinare problematiche nella fase iniziale per dApp e sviluppatori:
“Le dApp che operano su versioni fork di Ethereum, inclusi i fork PoW, potrebbero comportarsi in modi inaspettati a causa di problemi sia di protocollo che di applicazione, introducendo maggiori rischi per gli utenti”.
Dibattito tra Proof of Work e Proof of Stake
E qualcuno come il fondatore di Tron, Justin Sun, sta anche scommettendo sulla “vecchia” Ethereum basata sul Proof of Work.
We currently have more than 1 million #ETH. If #Ethereum hard fork succeeds, we will donate some forked #ETHW to #ETHW community and developers to build #ethereum ecosystem. https://t.co/ee4kGSuVoK
— H.E. Justin Sun 孙宇晨 (@justinsuntron) August 4, 2022
Ma il fork di Ethereum pianificato da Sun, soprannominato Ethereum PoW, sta avendo uno scarso successo per ora tra gli investitori. Il nuovo fork ha registrato solo $3,6 milioni di volume di scambi su tutte e tre le coppie sull’exchange Poloniex sostenuta da Sun.
Ma questi tentativi di tenere in vita il vecchio sistema Proof of Work sono stati definiti dal fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, come:
“Un paio di estranei che fondamentalmente hanno scambi e per lo più vogliono solo fare soldi veloci”.
Lo stesso Buterin ha detto di ritenere assai improbabile che il nuovo aggiornamento non abbia una sostanziale adozione a lungo termine.
La decisione di Chainlink sembra, quindi, andare nella direzione esattamente opposta rispetto a quella di Sun e scommettere come gli sviluppatori di Ethereum verso il nuovo aggiornamento, che dovrebbe ridurre il consumo energetico della rete del 99,5%.
Allo stesso tutte le blockchain concorrenti di Ethereum, come Solana, Polkadot e Cardano, operano secondo il consenso PoS. Il fatto che il protocollo DeFi Chainlink, che lavora moltissimo nel campo degli NFT e del gaming, abbia deciso di optare per il PoW, potrebbe dare una notevole spinta all’adozione di questo nuovo sistema di consenso sulla rete Ethereum.