Nei giorni scorsi è stato diffuso online un falso documento secondo cui la SEC avrebbe accusato Tether di vendere security, con conseguente sanzione.
L’accusa della SEC contro Tether è una fake news
Invece si trattava di un falso costruito ad arte, così come svelato su Twitter dal profilo anonimo db.
Fake Tether SEC cease and desist making the rounds on Twitter
It is an edited copy of the BlockFi release, see the release number pic.twitter.com/WqtyWhPhqt
— db (@tier10k) August 18, 2022
Gli autori del falso documento hanno scaricato un documento ufficiale della SEC risalente a febbraio, e rivolto contro BlockFi, e ne hanno modificato alcune parole per farlo sembrare un documento di agosto contro iFinex, ovvero la società madre del gruppo a cui appartiene anche Tether.
A febbraio la SEC aveva multato BlockFi per aver messo in vendita una security non registrata. La questione si era poi risolta in modo relativamente facile e rapido solamente con il pagamento di una corposa multa da 100 milioni di dollari, e ovviamente il ritiro della security dai prodotti offerti da BlockFi.
L’obiettivo del falsificatore probabilmente era proprio quello di fare impaurire i mercati paventando un ritiro forzato degli USDT dal mercato, tuttavia USDT è un asset completamente diverso da quello offerto da BlockFi e di fatto bloccato dalla SEC a febbraio.
Nonostante ciò qualcuno ha abboccato alla bufala, tanto che il valore di USDT sul mercato è leggermente sceso nelle ultime 24 ore. Qualche ora dopo questa piccola discesa è sceso anche il prezzo di Bitcoin.
Il CTO di Tether, Paolo Ardoino, ha poi accusato una delle persone che ha diffuso la bufala su Twitter di averlo fatto per interessi personali.
As always @cryptowhale is a clown. Wonder who's paying him. Cui prodest?
Who takes benefit from this fake news?
Not even good with forging. Hoping that his funders will ask for refund. https://t.co/Kb0v5rD4Lz— Paolo Ardoino 🕳🥊 (@paoloardoino) August 18, 2022
Anzi, sostiene che vi siano persone pagate per diffondere fake news su Tether, anche perchè in effetti è da diversi anni che ne vengono diffuse.
In questo caso specifico poi è facilissimo capire che si tratta di una bufala perchè è più che evidente che il documento diffuso sia una copia falsificata di un documento legittimo di febbraio.
L’ipotesi è addirittura che siano stati pagati 50.000$ per diffondere questa notizia falsa, ed a questo punto sorge spontanea una domanda: chi ci guadagna così tanto dalla diffusione di queste notizie da potersi permettere di sperperare cifre tali per diffondere?
The question is, of course, WHO paid the $50,000 to CryptoWhale to post this forged document?
And then why is a known scammer still verified and able to post forged documents on this platform?
Like, exactly how much does it cost to keep that blue seal of approval? https://t.co/JjnN95ljmb
— Stacy Herbert 🇸🇻 (@stacyherbert) August 18, 2022
Oltretutto ieri Tether aveva annunciato l’allineamento con le prime cinque società di contabilità del mondo, e che i prossimi audit saranno eseguiti e pubblicati da BDO Italia.
Tether Announces Alignment With Top Five Accounting Firm And Confirms Attestations Will Now Be Completed By BDO Italia https://t.co/2vO7F2c3b2
— Tether (@Tether_to) August 18, 2022
È tuttavia difficile immaginare che ciò arresterà la diffusione di fake news.
Nel frattempo USDT ha recuperato tutto ciò che aveva perso nelle ore score, sebbene fosse davvero pochissimo, ed è tornato al classico valore di 1$.