HomeCriptovaluteIl sindaco di Lugano vuole seguire le orme di El Salvador

Il sindaco di Lugano vuole seguire le orme di El Salvador

Il sindaco di Lugano, che a marzo dello scorso anno ha legalizzato Bitcoin e Tether, candida la propria città a diventare un vero hub mondiale per le criptovalute.

Lugano: il sindaco punta sempre di più sulle criptovalute

Secondo Michele Foletti, il vulcanico sindaco della città, Lugano è destinata a diventare una hub per le criptovalute e a seguire l’esempio di El Salvador, che a settembre dello scorso anno ha deciso di legalizzare il Bitcoin come valuta ufficiale nel Paese. In un tweet del 7 settembre il sindaco ha festeggiato il primo anniversario della storica decisione assunta dal Presidente Nayib Bukele.

Lugano da tempo è diventata una delle città più aperte ad eventi, mostre, convegni e casi di studio e di utilizzo legati al mondo della blockchain e delle criptovalute. Il sindaco, a marzo, ha deliberato la clamorosa decisione che moltissimi servizi, a cominciare dalle tasse e dalle multe, potranno tranquillamente essere pagati in Bitcoin o Tether, per chi lo desiderasse. 

Il fatto che la città si sia avvalsa della collaborazione di Tether, che da tempo è sotto osservazione, sia per la sua composizione societaria (la sede è alle Isole Vergini, uno degli ultimi paradisi fiscali rimasti al mondo) e sia per la composizione delle sue riserve a garanzia del capitale, che secondo molti sarebbero inferiori ai circa 67,5 miliardi di dollari di capitalizzazione, che la rendono la terza criptovalute maggiormente capitalizzata dopo Bitcoin ed Ethereum.

L’impegno di Lugano nella diffusione delle criptovalute

La scorsa estate, la città ha organizzato dei corsi di approfondimento sulle criptovalute e sulla blockchain, denominati Plan summer. I corsi, che hanno visto la partecipazione di un centinaio di studenti dal 3 al 16 luglio, per imparare alcune delle più importanti tecniche e segreti del business delle criptovalute, in relazione alle implicazioni normative e tecnologiche che devono affrontare.

Il sindaco è intenzionato, insomma, con la partnership siglata con Tether di creare un ecosistema sempre più favorevole alle criptovalute nella città della svizzera italiana. Nell’ambito di questo Plan , che raccoglie tutto il progetto legato allo sviluppo del mondo crypto in città, Tether sta creando un pool di investimenti da 100 milioni di franchi svizzeri per le startup che desiderano sviluppare l’infrastruttura necessaria per facilitare l’adozione di Bitcoin e promuovere la posizione presso le aziende che porteranno competenze nell’area.

In questo modo, Lugano, secondo alcuni, vorrebbe competere con la città della svizzera tedesca Zugo, a nord di Zurigo, che ospita il famoso centro di sviluppo blockchain “Crypto Valley”. È stata classificata come la comunità tecnologica in più rapida crescita d’Europa.

La partnership siglata a marzo tra Tether e la città di Lugano mira certamente a far diventare la città del Canton Ticino in una capitale mondiale delle criptovalute, al pari di Dubai e Miami, dove il sindaco Francis Suarez, da tempo ha deliberato che il pagamento di molti servizi cittadini possa essere effettuato anche con le criptovalute e si fa pagare lui stesso parte dei suoi emolumenti in Bitcoin.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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