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Gli azionisti di Twitter accettano l’offerta da $44 miliardi di Elon Musk

In attesa del processo che dovrà decidere sulla legittimità o meno dell’abbandono da parte di Elon Musk della sua offerta di acquisto per Twitter, gli azionisti del social hanno accettato la sua vecchia offerta.

Con un tempismo per lo meno un po’ sospetto, a pochi giorni dalla prima udienza del processo che vedrà coinvolti Twitter ed Elon Musk, gli azionisti del social network il 13 settembre hanno accettato la sua offerta di acquisto da 44 miliardi di dollari, poi ritirata dallo stesso Elon Musk.

A luglio, Twitter ha deciso di portare in tribunale il fondatore di Tesla, per la sua decisione, considerata illegittima da parte dei vertici del social network, di ritirare la sua offerta di acquisto. Elon Musk aveva ritirato la sua offerta per oltre 44 miliardi di dollari (giudicata da molti analisti forse un pò  eccessiva) di acquisto di Twitter, perche a suo dire, la società non era stata in grado di fornire i dati richiesti in merito al numero di account falsi che erano iscritti.

Poche settimane fa il giudice del delaware che dovrà occuparsi della vicenda aveva respinto una mozione dei legali di Musk per rimandare al 2023 la prima udienza del processo. Il giudice ha deciso che la prima udienza si terrà il 17 di ottobre. Ecco allora che il fatto che gli azionisti prendano una decisione del genere proprio alla vigilia dell’inizio del processo appare quanto meno stravagante, considerando che questa offerta ormai non sarebbe più valida.

La richiesta di approvazione dell’offerta era stata inviata agli azionisti a giugno e la risposta è arrivata quasi tre mesi dopo, dando adito a speculazione e considerando anche che essa arriva a pochi giorni della deposizione dell’ex capo della sicurezza del social network al congresso.

La storia infinita tra Elon Musk e l’offerta d’acquisto per Twitter

Peiter Zatko sarebbe stato sentito dai deputati usa per le sue dure e gravi accuse lanciate ad Agosto sulle falle delle sicurezza di Twitter, che potrebbero addirittura mettere a rischio la sicurezza nazionale, secondo quanto ha affermato l’ex manager di twitter alla CNN. La cosa singolare è che Zatko nella sua intervista sembrava corroborare le accuse di Musk, affermando che effettivamente il social non avrebbe assolutamente contezza e controllo sui profili fake presenti o bot che voglia dirsi, che potrebbero essere anche al soldo di paesi stranieri, come sospettato possa essere avvenuto nelle due ultime elezioni presidenziali negli USA.

Ma Twitter ha derubricato queste accuse allo sfogo di un dirigente cacciato per la sua incapacità e per il suo rapporto da subito conflittuale con il management di Twitter. Ma i legali di Musk hanno subito affermato che chiameranno il sig. Zatko a testimoniare nel prossimo processo che si terrà ad ottobre.

Twitter dal canto suo avrebbe già chiamato come testimoni a suo favore l’exchange Binance ed altre decine di società crypto, che sono coinvolte in qualche maniera nell’offerta di acquisto presentata da Musk ad Aprile scorso. In un tweet di luglio l’avvocato di Twitter, Bret Taylor, ha dato questa notizia affermando di essere sicuro che la sua società vincerà la causa contro Musk.

Musk a settembre avrebbe venduto azioni Tesla per circa 7 miliardi di dollari e qualcuno ha subito commentato la notizia spiegando che si trattava di una mossa per tutelarsi proprio in vista del prossimo processo. Il rapporto tra Musk e il social è sempre stato piuttosto turbolente, considerando che Musk, grande utilizzatore di Twitter, non ha mai fatto mancare aspre critiche alla gestione del social.

Musk, che è uno dei profili con più follower in assoluto (oltre 105 milioni) e che grazie proprio ai suoi tweet, in certe occasioni ha catturato l’attenzione degli investitori su alcune meme coin, come Doge o Shiba Inu, che  proprio grazie a lui sono incredibilmente riuscite a scalare le classifiche della capitalizzazione di mercato arrivando alla top ten. 

Per questo motivo Musk avrebbe voluto acquistare il social per renderlo un posto più sicuro e più aperto ( aveva criticato duramente anche la decisioni di Twitter di escludere a vita dal social l’ex presidente Donald trump), ma evidentemente i problemi che sta incontrando twitter, non solo sulla sicurezza ma anche sui conti e sul suo futuro, hanno convinto Musk che per ora non era il caso di fare un’operazione così rischiosa

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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