Le autorità sudcoreane avrebbero arrestato, secondo la stampa locale, il capo degli affari generali di Terra.
Summary
Continuano gli arresti in casa Terra
Si stringono le mani delle giustizia intorno a Terra, dopo il clamoroso fallimento del suo ecosistema, avvenuta a maggio scorso, che ha determinato un vero e proprio tracollo dei mercati delle criptovalute e la preoccupazione che il fallimento della stablecoin nativa di Luna UST potesse allargarsi a tutto il mercato delle stablecoin, che è cresciuto esponenzialmente e funge come sorta di collaterale a tutto il mercato delle criptovalute.
L’arresto del manager di Terra avviene dopo mesi di indagini da parte delle autorità sudcoreane che hanno portato a diversi capi di accusa contro l’ex CEO e fondatore della società e di alcuni suoi importanti manager, per evasione fiscale e riciclaggio.
L’arresto ha visto coinvolto il capo degli affari generali di Terra, Yoo Mo, strettissimo collaboratore del CEO Do Kwon, che ha progettato e realizzato il protocollo Terra. Questo segna il primo arresto nell’indagine Terra in corso. Mercoledì scorso le autorità sudcoreane hanno emesso un mandato giudiziario contro l’individuo, a cui è stato subito tolto il passaporto e rinchiuso in carcere in attesa di giudizio.
Yoo è accusato di manipolazione del mercato, evasione e frode, ma molto probabilmente l’arresto è anche un avvertimento al vero bersaglio della giustizia coreana, che sarebbe appunto il fondatore Kwon, che qualche mese fa ha venduto le sue proprietà in Corea, molto probabilmente per sfuggire alla possibilità di confisca di beni, che molto presto le autorità potrebbero richiedere.
Secondo quanto riporta la stampa sudcoreana che ha dato per prima la notizia le autorità sudcoreane avrebbero emesso un ordine di cattura per la gran parte dei vertici aziendali della società, compreso chiaramente Kwon, co-fondatore e CEO di Terraform Labs. L’ordine di arresto di Yoo è datato 14 settembre. Inoltre, i pubblici ministeri affermano che Yoo ha utilizzato la programmazione di bot per gonfiare artificialmente e manipolare il prezzo di mercato della criptovaluta di Terra.
Anche l’Interpol segue le tracce di Do Kwon
Nei giorni scorsi le autorità coreane hanno emesso un ordine di ritiro del passaporto di Kwon, concedendogli 14 giorni di tempo per la sua consegna, pena annullamento dello stesso e hanno chiesto all’Interpol di emettere un mandato di arresto internazionale, dopo che le indagini sul crollo della stablecoin algoritmica di Terra e della criptovaluta sorella nel maggio di quest’anno, avrebbero dimostrato gravi irregolarità commesse da Kwon.
A scopo preventivo i pubblici ministeri sudcoreani avrebbero congelato quasi 40 milioni di dollari in criptovalute presumibilmente appartenenti al co-fondatore di Terraform Labs Kwon Do-hyeong.
Alla notizia il fondatore Kwon avrebbe risposto via Twitter, per negare che i fondi congelati fossero suoi:
“Non capisco la motivazione dietro la diffusione di questa falsità: la flessione dei muscoli? Ma a che scopo?”
Know dopo il crollo del suo ecosistema non è certo stato con le mani in mano, ma ha creato un nuovo token e progetto ribattezzato Luna Classic, che dopo un iniziale crollo si è ripresa, e che dopo la notizia ha perso oltre il 4%. Il prezzo della moneta è sceso del 43%. Kwon ha sempre ribadito di voler collaborare con le autorità, sostenendo di non avere commesso nessuna delle imputazione addebitate dal tribunale coreano. Inoltre ha detto anche di non essere affatto latitante, anche se la sua attuale residenza rimane misteriosa dal momento che avrebbe venduto il suo lussuosissimo appartamento a Singapore, prima dell’estate, per oltre 25 milioni di dollari.