HomeCriptovaluteBinance vuole acquisire FTX, mentre FTT continua a crollare

Binance vuole acquisire FTX, mentre FTT continua a crollare

Ieri il prezzo del token FTT di FTX è letteralmente imploso e Binance ha approfittato della grande opportunità. 

Infatti, nel giro di poco più di tre ore è sceso da 19$ a 3$, con una perdita dell’84%. 

Tuttavia, il suo valore non si è azzerato. Nel corso della notte si è poi stabilizzato tra i 4$ ed i 5$, tanto che capitalizza ancora più di 600 milioni di dollari. 

Fino a ieri, però, capitalizzava più di 2,5 miliardi, e fino a marzo ne capitalizzava 7. 

La perdita cumulata fino ad ora dai massimi storici di settembre dell’anno scorso è vicina al 95%, tanto che per recuperare quei livelli dovrebbe fare un +1.700% dai valori attuali. 

Binance: una strategia per far crollare FTX (FTT)?

Eppure ieri Binance è intervenuta in aiuto di FTX offrendosi addirittura di acquistare l’exchange rivale. 

Infatti, ieri FTX è stata costretta a sospendere momentaneamente i prelievi a causa di mancanza di liquidità. Si parla di 6 miliardi di dollari prelevati dall’exchange nel giro di 72 ore. 

A quanto pare FTX non aveva in cassa sufficiente liquidità per soddisfare tutte le richieste di prelievo, e così ha chiesto aiuto a Binance. 

Binance è intervenuta, ma nonostante il suo intervento il token FTT è collassato lo stesso. 

Il fatto è che la notizia più importante diffusa ieri dal CEO di Binance, Changpeng CZ Zhao, è stata quella della disponibilità ad acquisire la piattaforma globale dell’exchange FTX. 

FTX ha anche una piattaforma dedicata specificatamente agli statunitensi, FTX.US, che tuttavia non è entrata a far parte dell’accordo con Binance. 

CZ, però, ha anche detto che nei prossimi giorni faranno la Due Diligence (DD) di FTX per capire se l’accordo di acquisizione può andare in porto oppure no. Di fatto quindi Binance ha solo annunciato l’intenzione di acquisire l’exchange rivale, ma non lo ha ancora fatto. Oltretutto la piattaforma statunitense di FTX dovrà, invece, continuare a cavarsela da sola. 

Per questi motivi gli investitori e gli speculatori hanno continuato a scaricare token FTT sul mercato. 

Basti dire che prima del tweet di CZ il prezzo di FTT era sceso da 17,5$ a 14,5$, mentre dopo era risalito a 19,2$. Ma quando si è capito che FTX continuava ad aver sospeso i prelievi, e che la disponibilità di Binance era condizionata ad una DD che deve ancora essere fatta, il crollo è nuovamente iniziato. 

Proprio per quanto riguarda le preoccupazioni del mercato, ci ha dato un commento Gracy Chen, amministratore delegato dell’exchange Bitget:

“La principale preoccupazione causata da questo evento non riguarda solo lo scontro in sé, ma anche il modo in cui i beni degli utenti sono custoditi dagli exchange e dalle altre istituzioni finanziarie. Questo, per molti investitori e utenti, è un indizio di rischi o crolli e ha causato panico nel mercato. L’imminente pubblicazione degli ultimi dati sull’inflazione CPI negli Stati Uniti sarà un punto di osservazione essenziale. Una volta valutati i rischi e gli impatti di questo evento tra Binance e FTX, e se non usciranno altre notizie negative, si spera che il mercato possa rimbalzare”.

Il problema di FTX e il crollo di FTT, Binance corre in aiuto

Il grave problema che ha afflitto ieri l’exchange FTX è stata la sospensione dei prelievi. 

In un primo momento sembrava si trattasse solamente di un estremo rallentamento dovuto all’enorme quantità di richieste, ma in seguito si è scoperto che internamente era stata data disposizione di sospendere momentaneamente del tutto i prelievi. 

Tuttavia, c’era una leggera disparità di trattamento tra gli utenti di FTX.US e quelli della piattaforma globale, anche se i problemi di liquidità ovviamente le affliggevano entrambe. 

Il punto chiave è che FTX non aveva in cassa tutti i fondi necessari a soddisfare in tempo reale tutte le richieste di prelievo. Anzi, il dubbio è che possa non averne comunque abbastanza nemmeno tra quelli investiti. 

Lo stesso CZ ha commentato la vicenda dicendo che non bisognerebbe utilizzare come garanzia un token che si è creato, e che non bisognerebbe indebitarsi se si gestisce un’attività crypto. Ha anche aggiunto che le attività crypto dovrebbero avere a disposizione sempre una grande riserva.

La cosa più curiosa però è che qualche tempo fa il co-fondatore e CEO di FTX, Sam Bankman-Fried (SBF), aveva dichiarato che c’erano già alcuni exchange di terzo livello che erano segretamente insolventi. 

Ieri invece ha dovuto ammettere pubblicamente che l’aiuto offerto da Binance è stato fondamentale. 

Il futuro di FTX

In questo momento il futuro di FTX è incerto, sia per quanto riguarda la piattaforma statunitense, che per quanto riguarda la piattaforma globale. 

Il problema maggiore sembra essere legato al possibile fallimento della consociata Alameda Research. 

Infatti, la società gestita da Caroline Ellison ha usato i token FTT come garanzia per ottenere dei prestiti, ed ora che questi token hanno perso più dell’80% del loro valore non potranno più garantire l’intero importo preso in prestito. 

Inoltre, ieri la stessa Ellison non ha fatto alcuna comunicazione su Twitter, evitando persino di cercare di rassicurare i mercati. 

FTX.com potrebbe essere salvata da Binance, qualora la DD dovesse dare esiti positivi. Per FTX.US ad oggi sembra difficile immaginare che fine potrebbe realisticamente fare, mentre Alameda Research in molti la danno ormai per spacciata. 

Non è ancora nemmeno ben chiaro come verranno gestite le richieste di prelievo ancora pendenti sull’exchange, o quelle che potrebbero ancora venire. Purtroppo la società non fornisce molte informazioni pubbliche a riguardo, anche se ieri ha dichiarato che la coda dei prelievi pendenti si sta riducendo. 

Probabilmente è anche per questo che il crollo del prezzo del token FTT ad un certo punto ieri si è arrestato, addirittura rimbalzando leggermente nel corso della notte. 

Il mercato crypto

Il mercato crypto nel suo complesso non ha reagito bene a questo crollo. Tuttavia, perlomeno il prezzo di Bitcoin è sceso solamente poco sotto i minimi annuali di giugno, senza precipitare oltre. 

Esemplificativo è l’andamento della stablecoin MIM (Magic Internet Money) di Abracadabra. Infatti, si tratta di una stablecoin di cui una parte del collaterale sottostante è in token FTT. 

Ieri prima del crollo il suo valore era inferiore ad 1$ (0,99$), e durante il crollo è sceso fino a 0,96$. Tuttavia dopo circa quattro ore aveva già recuperato la parità con il dollaro, indicando che la bufera stava iniziando a sgonfiarsi. 

In altre parole la paura ieri c’è stata, ed è stata forte, ma è durata solamente qualche ora. È stata comunque sufficiente a far tornare i mercati crypto sui livelli minimi annuali toccati a giugno, ma senza infierire ulteriormente. 

La strategia di Binance

La cosa che stupisce maggiormente di tutta questa vicenda è che sembra sia stata Binance a darle il via. 

Questo ha portato più di una persona a pensare che possa essere stata fin dall’inizio una strategia per far fuori un concorrente. FTX, infatti, era uno dei primi cinque exchange crypto del mondo, mentre ora rischia di scomparire. Binance, invece, non solo è il primo exchange crypto del mondo, ma ormai è la principale potenza sui mercati crypto a livello globale.

Va tuttavia anche sottolineato come la strategia di SBF sembra essere stata piuttosto fallimentare, e CZ potrebbe semplicemente averne approfittato. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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