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Gemini blocca il programma crypto “Earn”

Gemini è l’ultima di una serie di società che riscontrano problemi con la gestione dei prelievi crypto e non.

Secondo quanto riportato dalla società stessa non potrà effettuare rimborsi ai propri correntisti previo l’accordo sul livello di servizi di cinque giorni lavorativi. 

Il crypto exchange Gemini accusa piccoli problemi nel programma Earn

Gemini Global Capital nel comunicato si dice amareggiata per non poter rispettare lo SLA e permettere ai propri clienti prelievi in tempi rapidi.

Per ovviare all’inconveniente, la società dichiara che le proprie risorse insieme a quelle di Digital Currency Group stanno lavorando alacremente per soddisfare le esigenze degli utenti nel minor tempo possibile. 

Le altre funzioni della piattaforma come ad esempio lo staking per quanto riguarda il piano Grow continuano regolarmente a funzionare per cui i problemi all’operatività riguardano soltanto quanto sopra descritto. 

Nansen, una piattaforma di intelligence blockchain, ha quantificato che Gemini ha subito uscite di cassa (prelievi) per 485 milioni di dollari nelle ultime 24 ore. 

Nello specifico 485 è la differenza tra i prelievi (563 milioni di dollari) e gli investimenti che corrispondono a 78 milioni di dollari. 

Nell’ultima settimana i prelievi totali sono ammontati a 682 milioni dati dalla differenza tra 1,55 miliardi di uscite e 866 miliardi di entrate ponendo l’accento sul fatto che il grosso dei prelievi si è concentrato nella giornata di mercoledì.

“A scanso di equivoci, Gemini non ha alcuna esposizione ai token FTT o Alameda e nessuna esposizione materiale a FTX . Gemini è uno scambio e un custode a riserva piena. Ciò significa che tutti i fondi dei clienti detenuti su Gemini sono detenuti 1:1 e disponibili per il prelievo in qualsiasi momento.

Gemini detiene la valuta fiat dei clienti in conti separati dai nostri conti bancari aziendali, operativi e di riserva stabiliti appositamente a beneficio dei clienti Gemini. Non facciamo nulla con i tuoi fondi fiat a meno che tu non sia esplicitamente autorizzato e diretto a farlo”. 

Questo è quanto si legge sul sito della piattaforma in relazione alle recenti vicende di FTX che tanto hanno portato scompiglio nel settore. 

Gemini si discosta dal modus operandi di FTX

Gemini con queste specifiche intende fare un’operazione di chiarezza e prende le distanze dal modo di lavorare di FTX e Alameda Research ponendo l’accento su come sono soliti gestire le risorse dei propri utenti, con trasparenza ed accuratezza. 

Gli amministratori delegati della società, il magnate Tyler Winklevoss e Cameron in un comunicato congiunto hanno anche spiegato documenti alla mano quale sia il livello di qualità del servizio reso da Gemini. 

La piattaforma che nasce proprio per la tutela dei correntisti e per portare trasparenza in un settore che sta abbandonando ormai l’età dell’infanzia, detiene una serie di autorizzazioni internazionali e non solo americane per l’attività svolta e la custodia. 

In questo comunicato gli AD spiegano nel dettaglio il tipo di autorizzazioni e cosa comportano infondendo tranquillità nel consumatore e dando un importante segnale di trasparenza in un settore già così vessato da alcuni truffatori:

“Oltre ad essere una piattaforma a riserva piena, Gemini Trust Company, LLC è un depositario fiduciario e qualificato ai sensi della legge bancaria di New York ed è autorizzato dal Dipartimento dei servizi finanziari dello Stato di New York (NYDFS). NYDFS impone determinati requisiti di capitale in eccesso e standard di conformità per tutte le attività detenute su Gemini. In qualsiasi momento, Gemini è tenuta a detenere capitale in eccesso rispetto ai depositi dei clienti e deve segnalare eventuali modifiche sostanziali di tale capitale al proprio regolatore.

In relazione alle nostre licenze, Gemini deve sottoporsi a revisioni annuali dei nostri rendiconti finanziari ed è soggetto a esami bancari condotti dal NYDFS. Siamo anche conformi a SOC 1 e SOC 2”.

La società si ripropone di mettere in sicurezza i conti e l’operatività nel più breve tempo possibile dichiarando che la situazione è soltanto momentanea e del tutto slegata dalle vicende che hanno portato al Chapter 11 di FTX. 

Gemini riprende subito la piena operatività

Il blocco dell’operatività, tuttavia, è durato molto poco proprio grazie alle basi solide della società che, risolti i problemi tecnici della piattaforma con un tweet ieri sera hanno comunicato il ripristino totale dell’operatività e quindi anche dei prelievi. 

“Gemini è di nuovo completamente online; tutti i fondi dei clienti detenuti sullo scambio Gemini sono detenuti 1:1 e disponibili per il prelievo in qualsiasi momento”. 

Un fuoco di paglia durato molto poco ma che fa capire quanto in questo momento il mercato delle criptovalute sia stato sotto pressione. 

La vicenda Gemini dimostra che tra tante storie negative come FTX ci sono anche alcune positive e questo non può che fare bene al mercato.

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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