HomeCriptovaluteQuello che nessuno sapeva su FTX e Alameda Research

Quello che nessuno sapeva su FTX e Alameda Research

Sam Bankman Fried giganteggia ormai nel settore crypto grazie alle sue due società: FTX (la sua piattaforma di exchange) e Alameda Research (la sua società commerciale).

Entrambe si sono affermate come giganti del settore, rendendo SBF potente e conosciuto nell’ecosistema del mondo crypto, rendendolo l’under 30 più ricco del mondo secondo Forbes. 

L’anno scorso il giovane californiano CEO di FTX ha attirato l’attenzione dei media per aver donato cinque milioni di dollari a sostegno della campagna di Joe Biden. Secondo il Wall Street Journal, questo lo rende il secondo più grande CEO sostenitore di Biden dopo Michael Bloomberg. 

Le società di SBF: FTX e Alameda Research

FTX è una piattaforma di exchange per criptovalute e provider di servizi finanziari, per gli Stati Uniti anche per prodotti di finanza classica. Al momento è uno dei servizi di exchange più importanti del settore, sia per quantità che per qualità dei servizi offerti. I suoi derivati con leva sono molto apprezzati dagli speculatori di breve periodo. 

Alameda Research, invece, è una società attiva nel mondo crypto dal 2017. 

La compagnia di SBF non solo trae profitto dal settore delle criptovalute tramite trading algoritmico, ma svolge anche i servizi tipici di un’istituzione finanziaria. 

Arbitraggio, algotrading quantistico, “value investing” e il “market making” sono tra le strategie di trading principali della società di Sam Bankman Fried. Alameda Research è ancora poco esaminato nel mondo crypto, ma man mano che la sua influenza cresce, crescono anche le preoccupazioni per un potenziale vantaggio di mercato.

Il punto di incontro tra FTX e Alameda Research

Sebbene siano due società ben distinte, nonostante sembrino viaggiare in due direzioni opposte, con due scopi prettamente differenti, si incontrano in un determinato punto: il bilancio di Alameda Research.

Da qualche giorno è stato svelato l’attivo di 14,6 miliardi di dollari della società commerciale di Sam Bankman Fried. Di questi 14,6 miliardi, però, circa 5,8 miliardi sono solamente token FTT nativi, i token della sua piattaforma di exchange FTX. 

A rivelarlo il sito di notizie Coindesk, dopo essere stato in possesso ed aver analizzato un documento di bilancio di Alameda Research.

A stupire, però, non è la quantità investita o l’attivo societario di Sam B Fried. Nel corso degli anni si è mostrato un magnate del settore e questi numeri sono quasi scontati. 

Ciò che ha destato stupore è che l’under 30 più ricco del mondo, poggia gran parte dell’attivo societario in una crypto di una società sorella.

Sam Bankman Fried e le nuove opportunità 

Il magnate di FTX e Alameda, si mostra sempre un personaggio che sa come cogliere le opportunità, se lo ritiene giusto e conveniente per lui e le sue società.

Di recente in un’intervista ha spiegato che l’allontanamento dal picco massimo e l’appiattimento estivo del Bitcoin, e tutto il bear market in generale hanno generato per SBF una serie di opportunità. Il CEO di FTX ha avuto modo di acquistare nuove società a prezzi stracciati, come per esempio i 25 milioni di dollari per acquisire l’exchange BlockFi.

Nella stessa intervista il Chief Content di Forbes, Randall Lane, ha chiesto direttamente a Sam B Fried se fosse intenzionato ad acquisire la sua principale competitor nel settore di exchange Coinbase. Il CEO di FTX, però, non è stato molto esaustivo nella risposta, ma ha comunque dato modo di intendere che potrebbe essere nei suoi piani:

“Quando guardi in generale alle piattaforme più ricche di vendita al dettaglio, quelle sono piattaforme che stiamo guardando da una collaborazione o da un’altra prospettiva”, ha detto Bankman-Fried, “perché sono piattaforme che in qualche misura completano ciò che abbiamo, che è una piattaforma più istituzionale”.

L’Interesse di SBF per Twitter

Ho visto il tuo sondaggio su Twitter per la libertà di parola. Non so se hai davvero in mente di acquistare Twitter, ma Sam Bankman-Fried è da tempo potenzialmente interessato ad acquistarlo per renderlo migliore. Se vuoi è possibile parlare con lui di un possibile sforzo congiunto in quella direzione“.

Questo è il messaggio che un consulente di Sam Bankman Fried e dirigente di FTX, Will MacAskill, ha inviato direttamente a Elon Musk. 

Will MacAskill ha continuato spiegando qual era il budget che il CEO di FTX e Alameda era disposto ad investire: una cifra che poteva variare tra gli 8 e i 15 miliardi di dollari per la joint venture. 

Nonostante il CEO di Tesla e SpaceX abbia chiesto a vari esperti nel settore bancario consigli su Sam Bankman Fried, tutti hanno riconosciuto la genialità del CEO di FTX.
Elon Musk alla fine ha deciso di escluderlo dall’accordo per l’acquisizione di Twitter.

Nonostante ciò, SBF si è mostrato in una recente intervista molto diplomatico verso il nuovo proprietario di Twitter e ai suoi radicali cambiamenti nella piattaforma:

“Penso che ci siano un sacco di aspetti positivi in quello che sta facendo”.

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