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Elon Musk discute su ridurre o meno l’anonimato su Twitter

Elon Musk ha esordito sul suo social network Twitter con una nuova questione: ridurre o meno l’anonimato sulla piattaforma. A partecipare alla discussione ci sono l’ex CEO di Twitter, Jack Dorsey, lo psicologo clinico Jordan B. Peterson e altri personaggi. 

Elon Musk: ridurre o no l’anonimato su Twitter?

Elon Musk, nuovo proprietario di Twitter, sta pubblicando tutti i giorni novità sulle politiche del social network. Venerdì scorso, Musk ha citato nuovamente la “libertà di parola”, volendo sottolineare che la nuova politica di Twitter non cancellerà i tweet negativi o di odio, ma agirà togliendo loro il boost o la possibilità di monetizzare con pubblicità o altre entrate. 

In pratica, quando un tweet sarà categorizzato come negativo o di odio, sarà visibile agli utenti solo se lo cercano in modo specifico. 

La questione ha visto intervenire diversi personaggi, tra cui lo psicologo clinico Jordan B. Peterson, l’ex CEO di Twitter, Jack Dorsey e il crypto sostenitore di Michael Saylor. 

“Non permettete ai demoni-troll anonimi di postare con le persone realmente verificate. 

@elonmusk. Metteteli nel loro inferno, insieme ad altri come loro: LOL LULZ BRO BRUH Gli iperutenti sono narcisisti, machiavellici, psicopatici e sadici.“

Peterson, in questo senso, sostiene la riduzione dell’anonimato, definendo narcisista, machiavellico, psicopatico e sadico coloro che agiscono da troll con le persone che invece sono con l’account verificato. 

Elon Musk e la riduzione dell’anonimato su Twitter: Dorsey non è d’accordo

Al contrario di Peterson, invece, c’è Dorsey che ritiene che sarebbe un grosso errore imporre una politica che consenta meno anonimato.

“J.D.: sarebbe un grosso errore

E.M: La verifica attraverso il sistema di pagamento plus phones, ma consentire gli pseudonimi è la soluzione meno peggiore che mi viene in mente”

La presa di posizione netta di Dorsey ha ricevuto supporto da altri utenti che avrebbero commentato affermando che “togliere l’anonimato, ucciderà Twitter.“

Anche Michael Saylor, famigerato sostenitore di Bitcoin e CEO di MicroStrategy, ha commentato il tweet come segue: 

“Il problema non è l’anonimato, ma la mancanza di conseguenze significative in caso di comportamenti dannosi. Se Twitter richiede agli account verificati di inviare un deposito cauzionale e di perdere i fondi in caso di comportamenti dannosi/di bot/di spam, possiamo avere un discorso civile e rispettare la privacy.”

Il reintegro dell’account ufficiale di Donald Trump 

Nella giornata di sabato, Musk ha anche pubblicato una pool dedicata al reintegro o meno di Donald Trump, ex Presidente degli USA. 

“Il popolo ha parlato. Trump sarà reintegrato.Vox Populi, Vox Dei.”

Il sondaggio ha visto il 51,8% votare sì contro il 48,2% votanti no. Una piccola vittoria per l’ex Presidente degli USA. 

Musk ha anche pubblicato che il sondaggio è stato visualizzato da 1 milione di utenti per ora, arrivando nella giornata di ieri a 134 milioni di persone che avrebbero visto il sondaggio. 

“Bitcoin ce la farà” e i nuovi piani per fare business col social network

Giusto la settimana scorsa, Musk avrebbe anche twittato come segue: 

“Bitcoin ce la farà”. 

Quello che per anni è stato definito come influencer della memecoin Dogecoin (DOGE), ora si esprime anche sulla regina delle crypto. Musk ha anche aggiunto però che l’inverno crypto sarà lungo. 

Non solo, due settimane fa, sempre Musk aveva anche illustrato i suoi nuovi piani per fare business con Twitter, con l’obiettivo di far diventare il social network “un’app per tutto”, includendo anche le crypto. 

A tal proposito, si è ipotizzato il coinvolgimento del CEO di Binance, Changpeng CZ Zhao, che dopo aver investito 500 milioni di dollari per acquisire Twitter potrebbe supportare l’iniziativa di introdurre le criptovalute all’interno del social in diversi ruoli. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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