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Il Brasile approva il disegno di legge: Bitcoin accettato come metodo di pagamento

Il Brasile approva il disegno di legge che regola l’uso di Bitcoin e le altre criptovalute come metodo di pagamento ufficiale. Un’ulteriore passo in avanti per il mondo crypto, che si fa sempre più spazio nella finanza classica. 

La notizia, favorevole al mondo blockchain, viene riportata sul profilo Twitter ufficiale di Bitcoin Magazine, in cui si legge: 

“I legislatori brasiliani approvano il disegno di legge che regola l’uso di Bitcoin e criptovalute come pagamento.” 

Il disegno di legge del Brasile: tutte le novità per Bitcoin 

Il quadro normativo completo recentemente approvato dai legislatori brasiliani prevede nuove agevolazioni per Bitcoin e le crypto inserite nel mondo della finanza tradizionale. Nello specifico, Bitcoin potrà essere utilizzato per il commercio e l’uso di criptovalute sarà normalizzato nel Paese. 

Votate martedì sera a Brasilia, capitale del Paese, le nuove regole riconoscono il Bitcoin come rappresentazione digitale di valore, utilizzabile come mezzo di pagamento e come asset di investimento nella nazione sudamericana.

Il disegno di legge si applica ampiamente a un settore definito “beni virtuali” e ora richiede solo la firma del presidente prima che diventi legge. Tuttavia, se pur questo disegno di legge è un notevole passo avanti, non rende comunque il Bitcoin o qualsiasi criptovaluta una moneta a corso legale nel paese.

Infatti, il disegno di legge incarica il ramo esecutivo di selezionare gli organismi governativi per la supervisione del mercato. L’aspettativa è che la Banca centrale del Brasile (BCB) sarà responsabile quando il Bitcoin verrà utilizzato come pagamento. Mentre, la Commissione per i titoli e gli scambi del Paese (CVM), fungerà da sentinella quando verrà utilizzato come asset di investimento. 

Sia il BCB che il CVM, insieme all’Autorità fiscale federale (RFB), hanno aiutato i legislatori a elaborare la legislazione di revisione.

Regole, divieti e prevenzioni: tutto quello che c’è da sapere sul rapporto Brasile e crypto 

Sede di una vivace economia di criptovaluta, il Brasile ha visto in più occasioni i suoi cittadini scambiare monete come Bitcoin piuttosto che investire nel mercato azionario. Ora, il paese cerca di preparare il terreno affinché ciò si traduca in un maggiore utilizzo quotidiano nelle transazioni finanziarie.

Ad ogni modo, non ci sono solo notizie positive per lo sviluppo del mercato brasiliano. Infatti, una grande mancanza del voto di martedì è stata la bocciatura di una clausola che cercava di tagliare alcune tasse statali e federali sugli acquisti di macchine per l’estrazione di Bitcoin.

Sebbene il testo fosse piuttosto restrittivo, in quanto il vantaggio si applicherebbe solo alle operazioni che utilizzano fonti di energia rinnovabile, apparentemente non era sufficiente per essere approvato.

Altre disposizioni includono la regolamentazione dei fornitori di servizi come gli exchange, che dovranno rispettare regole specifiche per operare in Brasile. 

Il disegno di legge mira a regolamentare l’istituzione e il funzionamento dei fornitori di servizi Bitcoin in Brasile, definendo come entità coloro che forniscono trading, trasferimento, custodia, amministrazione o vendita di criptovalute per conto di terzi. 

Dunque, i fornitori di servizi di criptovaluta potranno operare nel Paese solo previa esplicita autorizzazione da parte del governo federale.

Inoltre, un’ulteriore regola è stata respinta durante il voto di martedì. Cioè: la richiesta a tali società di separare esplicitamente il loro patrimonio dal capitale posseduto dai clienti, come ad esempio Bitcoin The firm custodisce per conto dei propri utenti. 

Nello specifico, la clausola mirava a prevenire eventi come quello accaduto di recente a FTX, in cui i fondi degli utenti venivano mescolati con i fondi dell’azienda. Se la clausola fosse stata accolta, si sarebbero potuti aiutare i clienti nel recupero dei beni in caso di fallimento.

Bitcoin: attualmente è valuta a corso legale solo in El Salvador e nella Repubblica Centrafricana 

Allo stato attuale, nel mondo solamente due Paesi hanno dichiarato ufficialmente il Bitcoin come valuta a corso legale. Logicamente, si tratta di Paesi poveri, con un numero limitato di abitanti e che, soprattutto, non hanno una loro valuta fiat nazionale. 

Il primo Paese in assoluto in cui Bitcoin è stato dichiarato valuta a corso legale è El Salvador, un piccolo stato del Centro America con circa 6,5 milioni di abitanti e 112° nel mondo per PIL pro-capite aggiustato per il potere di acquisto.

Il Paese ha fatto entrare Bitcoin come moneta ufficiale il 7 settembre del 2021 insieme al dollaro USA, che già usava come valuta fiat a corso legale, non avendone una propria.

Il secondo Paese è stato la Repubblica Centrafricana (CAR), uno Stato di medie dimensioni del Centro Africa, ma con meno di 6 milioni di abitanti. Nello specifico, questo è uno dei Paesi più poveri al mondo, con un PIL annuale pro-capite PPA di poco superiore ai 500$, che lo mette al 179° posto assoluto su scala globale. 

Il Paese utilizza come moneta fiat di riferimento il cosiddetto Franco CFA, emesso dalla Banca centrale della Francia. Ad aprile di quest’anno la CAR ha decretato che anche Bitcoin avrà corso legale al suo interno. 

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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